Dossier Omofobia Italia 2008

  

OMICIDI

23/05/2008
NAPOLI. Un transessuale è stato pugnalato a morte la scorsa notte a Napoli, nei pressi della stazione ferroviaria. L’uomo, privo di documenti, è probabilmente un sudamericano tra i 35 e i 45 anni. Secondo una ricostruzione della polizia, era coinvolto in un giro di prostituzione.

12/07/2008
CERMENATE (CO). IL CADAVERE di un transessuale, dell’età apparente di circa trent’anni e sudamericano è stato scoperto ieri mattina in una strada isolata di Cermenate (Como), ai lati della provinciale Novedratese, arteria nota per la presenza di prostitute. Dai primi accertamenti dei carabinieri, la morte sarebbe stata causata da percosse e la vittima sarebbe stata anche travolta da un’auto. Il decesso risalirebbe alla notte tra giovedì e venerdì. Sono state necessarie lunghe ore per giungere all’identificazione, ancora parziale, del transessuale. Si tratterebbe di un peruviano, Juan Carlos, in Italia da cinque anni la cui presenza sulla Novedratese era già stata notata e segnalata dalle forze dell’ordine come abituale. Oggi la magistratura darà l’incarico per l’autopsia dalla quale si attendono risposte più chiare sulle modalità del delitto.

14/07/2008
TRAVAGLIATO (BS) Juan Carlos Aucalle Coronel, Transessuale brasiliana di 35 anni, aggredita e ripetutamente investita da un auto.

06/08/2008
MILANO – Un giovane italiano e un minorenne nordafricano sono stati arrestati dagli agenti della Squadra mobile di Milano con l’accusa di aver violentato e assassinato una transessuale e di averne poi occultato il cadavere. I due hanno chiesto una prestazione sessuale gratuita alla trans, una brasiliana di 30 anni, e poi l’hanno sequestrata, violentata e accoltellata prima di nasconderne il corpo. La vittima si chiamava Samantha ed era arrivata in Italia clandestinamente.
"Un delitto di una violenza mai vista", è stato il commento dei poliziotti che si sono trovati davanti il corpo della brasiliana barbaramente picchiata e stuprata prima di essere uccisa.

18/08/2008
ROMA –  Alberto Falchetti, architetto di 59 anni, e’ stato ucciso nel suo appartamento in via Agostino Valiero, nel quartiere Aurelio a Roma. A provocare la morte sarebbe stato un oggetto contundente sferrato con violenza sulla testa della vittima. L’architetto, che ultimamente aveva intrapreso l’attivita’ di editore, era omosessuale e viveva da solo. Il delitto quindi potrebbe esser maturato negli ambienti gay. A trovare in serata il cadavere, riverso in terra in sala da pranzo in una pozza di sangue, e’ stata la donna di servizio dell’uomo.

24/11/2008
ROMA. Il corpo di Roberta, una trans è stato ritrovato questa mattina all’alba dagli uomini del Nucleo operativo di zona, in via Ribes a Roma. La trans, Roberto Gavou di origini brasiliane, sarebbe stata aggredita intorno alle 4:30 con una coltellata al torace. Il fatto che la trans non avesse con sé né la borsa né altri effetti personali ha fatto supporre agli agenti intervenuti che lo scopo dell’aggressione sia stata la rapina, ma per il momento non si esclude nessuna pista, compresa quella transfobica.

17/12/2008
VILLANOVA (CA) Il killer di Giancarlo Pani è ancora un’ombra sconosciuta. A sei giorni dal ritrovamento del cadavere dell’operaio di Villanova, al terzo piano della palazzina color pesca di via Eleonora d’Arborea 55, i carabinieri continuano a seguire numerose piste investigative. Non si esclude nulla, neanche l’omicidio nato in ambienti omosessuali, anche se non sono stati raccolti riscontri certi. Restano in piedi gli altri filoni e per questo si spulciano i rapporti familiari e le conoscenze della vittima.

25/12/2008
ABBIATEGRASSO (MI). Il cadavere di un uomo sui 50 anni e’ stato trovato sul ciglio di una strada di campagna a Bubbiano, piccolo paese vicino ad Abbiategrasso (Milano). Il corpo apparterebbe ad un cittadino di origine brasiliana, che era vestito da donna. La vittima era priva di documenti. Sul suo corpo non ci sono ferite ma solo un ematoma sullo zigomo destro. Domani l’autopsia. (Agr)

26/12/2008
NAPOLI. Omicidio su un vagone ferroviario fermo nella stazione centrale di Napoli. Giovanni Airaudo, 41 anni, di Angri, in provincia di Salerno è stato ucciso la notte del 23 dicembre, ma le forze dell’ordine lo hanno reso noto solo oggi. Secondo gli investigatori potrebbe trattarsi di un delitto a sfondo sessuale. Airaudo, secondo quanto ricostruito, è salito nella tarda serata di martedì sulla carrozza di un treno fermo in Stazione e destinato a ripartire solo il giorno dopo. Probabilmente era in compagnia di alcuni sconosciuti. L’uomo, forse omosessuale, è stato trovato con indosso solo lo slip e con segni di strangolamento, provocato, si pensa, dalla cintura dei pantaloni che è stata ritrovata. Sul volto c’erano segni di percosse e sfregi.



VIOLENZE e AGGRESSIONI

05/02/2008
PARMA. E’ successo a Parma nella notte del 30 gennaio ad un uomo di 34 anni da poco domiciliato in città. Dopo aver vinto un concorso pubblico M. M. ha cercato un appartamento in cui risiedere. Dopo tre giorni di coabitazione con due coinquilini, senza nessun contratto di affitto, i due (Giuseppe E. di Gioia del Colle e Domenico C. di Parma) hanno scoperto che M. è gay e lo hanno minacciato di andarsene immediatamente da casa e consegnare subito le chiavi pena il linciaggio. All’uomo sono state rivolte pesanti accuse omofobe e insulti verbali ed è stato chiuso a chiave in appartamento per 30 minuti. A liberarlo da quella situazione sono stati gli agenti di polizia della questura di Parma chiamati da M con il cellulare .

22/03/2008
MILANO. Francesco Martini Coveri uno stilista milanese si è sentito rifiutare un affitto in base all’equazione di un tale sulla presunta relazione tra moda e omosessualità: ‘Ci dispiace la casa non gliela possiamo affittare’. L’increscioso episodio, riportato il 21 marzo da Repubblica, è capitato a Francesco Martini Coveri, figlio d’arte, che dopo un attimo di incredulità ‘ha proseguito altrove la ricerca di una casa nel Quadrilatero della Moda’.

8/04/2008
TORINO. Anziano seviziato. C’e’ una brutta storia di violenza maturata nel mondo omosessuale torinese, dietro la rapina avvenuta il 22 maggio scorso a Torino e resa nota oggi dai carabinieri e dal procuratore aggiunto Maurizio Laudi. "Mi sono piombati addosso, un bel po’ di persone, forse tre, forse quattro non so e mi hanno riempito di calci e pugni per tutta la notte"

12/04/2008
BOLOGNA. Una svastica nera sull´orgoglio Gay. Ieri mattina il simbolo è comparso su due dei manifesti che pubblicizzano il Bologna Pride 2008. Sul primo cartellone è raffigurato in stile "manga" un calciatore misterioso della nazionale italiana. Sull´altro c´è il fumetto di "Clara", lesbica che aspetta un bambino insieme alla sua compagna. Sotto la svastica, nel secondo caso, un avvertimento: "Basta froci".

17/04/2008
ROMA. Irruzione fascista al Circolo Mario Mieli. I vandali si sono allontananti gridando improperi come ‘froci di merda’ e inneggiando al Duce e ai campi di sterminio

06/05/2008
VERONA. Si sono costituiti altri due autori del pestaggio del primo maggio a Verona in cui ha perso la vita Nicola Tommasoli. Erano stati indagati l’anno scorso per una serie di aggressioni a gay, comunisti e meridionali.

14/05/2008
PESARO. Una madre ha sferrato una coltellata all’addome della figlia di 16 anni in preda ad un raptus dopo che la minore le aveva confessato di continuare ad avere una relazione omosessuale con una diciottenne.

14/05/2008
TORINO. Con la promessa di prestazioni sessuali, giovani nomadi adescavano anziani ai giardini pubblici o nelle stazioni ferroviarie e poi si facevano portare nelle loro abitazioni dove, dopo avergli somministrato sonniferi, rapinavano soldi o oggetti preziosi. Tra i ricercati c’e’ anche un giovane che un mese fa era rimasto coinvolto in una vicenda di un gay di 60 anni, che, per un pugno di euro, era stato seviziato, picchiato a sangue e rapinato in casa da tre stranieri condotti in casa da un romeno di 21 anni che lui ospitava da un mese.

19/05/2008
ROMA. Folla inferocita contro le transessuali in una zona della capitale. Baldi giovani, con una buona dose di esagitazione, si lanciavano tra i cespugli alla caccia delle prede sotto gli occhi delle telecamere e delle forze dell’ordine. L’obiettivo era centrato sulla "cattura" (questi i termini usati) di due transessuali da parte dei baldi giovani che ricordavano verosimilmente gli stessi che hanno colpito a Verona. Le due malcapitate aggredite e insultate venivano trascinate nelle macchine della polizia indifferente a quanto accadeva e circondate da una folla inferocita.

21/05/2008
ROMA. Si è presentato stasera al Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli una persona allarmata e sconvolta per aver assistito ad una surreale scena di violenza ai danni di una transessuale. L’episodio è avvenuto a Roma tra la via Prenestina e la via Collatina, luogo abituale della prostituzione transessuale. Secondo quanto riferito, la transessuale era rincorsa e aggredita da due uomini con le teste rasate e giubbotti neri. Sul luogo era ferma un’auto delle forze dell’ordine, che assistevano impassibili senza intervenire.

24/05/2008
ROMA. Christian Floris, 24 anni, conduttore di punta del portale DeeGay.it, è stato aggredito la scorsa notte a Roma mentre rincasava. Due persone gli hanno sbattuto la testa contro il muro minacciandolo perchè si occupa di tematiche legate al mondo dell’omosessualità e gli hanno intimato di smetterla. Il giovane, che è stato portato all’ospedale dove è stato giudicato guaribile in sette giorni, ha sporto denuncia contro ignoti. DeeGay.it è un portale che co-produce una trasmissione con Radio Città Futura, Eco tv e Nessuno tv.

26/05/2008
ROMA. Un romeno di 23 anni è stato arrestato dai carabinieri della Stazione Roma Centocelle dopo aver tentato una rapina a due transessuali in via Pirotta. Il giovane ha chiesto una prestazione ai trans e al loro rifiuto si è scagliato contro uno di questi e lo ha colpito con una bottiglia di vetro cercando, al contempo, di sottrargli la borsa. I militari, di servizio in zona, hanno bloccato il romeno che si trova ora a Regina Coeli. Il ferito, medicato presso l’ospedale Vannini, ha avuto una prognosi di 4 giorni.

26/05/2008
PALERMO.  Una questione "di onore e di vergogna". Insopportabile sapere di avere un figlio omosessuale per un pregiudicato 53enne di Palermo che ha accoltellato il ragazzo di 18 anni durante una furibonda lite. I carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato il padre violento con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Adesso si trova rinchiuso in una cella dell’Ucciardone. E’ accaduto in un appartamento di via Messina Marine, al culmine di giorni di tensione e dopo un ennesimo litigio. Questa volta, pero’, il genitore non si e’ limitato alle botte. Non ci ho visto piu’. Troppo la vergogna e il disonore per questa storia", ha spiegato ai carabinieri.
Il giovane, terrorizzato e ancora sotto choc, ha riportato ferite da taglio sull’avambraccio e sulla mano destra e un trauma cranico facciale: condotto all’ospedale Civico e’ stato giudicato guaribile in otto giorni.

29/05/2008
MONZA. Pesta una trans: “ha cercato di toccarmi”. L’uomo, Massimiliano Lafata, 32 anni,  condannato ad un anno di reclusione dal tribunale di Monza. «Non ci ho visto più e l’ho buttato giù. Voleva risalire, mi ha dato due manate e io l’ho menato. Io lo menavo e lui si attaccava alle gambe. Ma quale prestazione sessuale non pagata o rapina (accuse rivoltegli dal trans, ndr). Mi ha ferito? Qualche graffio, ma niente di più, dopo quattro anni di full contact non posso prenderle». In aula, per verificare le sue condizioni fisiche, è comparso anche il trans (con l’occhio sinistro chiuso ed escoriazioni al volto e al collo), contro cui si è scagliata verbalmente la moglie di Lafata, allontanata, assieme al pubblico presente, dall’aula dal giudice quando ha cercato di intervenire per difendere il marito.

31/05/2008
VERONA. Aveva posato tra i merli il portafoglio, il telefonino e poi un fazzoletto bianco e una lettera. Sopra, la sua ultima dichiarazione d’amore per un altro uomo. Un addio, e i motivi di quella decisione, di quel suicidio. All’interno c’era una lettera che raccontava la storia di un ragazzo srilankese innamorato di un altro italiano, un amore impossibile perchè ostacolato dalla famiglia. Motivi che avevano portato sabato sera un 21enne dello SriLanka, residente in città, a sfiorare la morte. Un agente lo ha preso per il polso, e lui d’istinto si è gettato. Restando appeso, con le gambe sospese, attaccato alla vita solo attraverso quel poliziotto che lo reggeva dal polso. Gli altri agenti sono arrivati in soccorso e lo hanno salvato. «Io voglio morire, lo farò ancora», ha continuato poi a urlare tra le lacrime.

02/06/2008
NAPOLI. Aggressione a Napoli ai danni di due ragazzi gay D.V. e P. A. (queste le loro iniziali). I due giovani sono stati aggrediti e picchiati da una decina di ragazzi all’interno di un convoglio della Circumvesuviana di Napoli e hanno subito lesioni di vario tipo. L’odio verso gli omosessuali è stato l’elemento scatenante della violenza prodotta dal branco, così come è già avvenuto di recente in altre città italiane.

16/06/2008
SENIGALLIA (AN). Non ha i soldi per cambiare sesso e minaccia il suicidio per ben due volte in una notte. È quanto è accaduto ieri, nella cittadina di Senigallia. Il protagonista della vicenda è un ragazzo di 22 anni. Il giovane ha minacciato di gettarsi da un cavalcavia di via Goldoni e poi, una volta salvato, ha fatto scattare nuovamente l’allarme legandosi ai binari della ferrovia.

12/07/2008
MILANO. L’altra notte un detenuto transessuale ha chiesto di essere curato dalla Croce Rossa presente nella struttura del CPT di via Corelli, ma l’assistenza gli è stata negata perchè non sarebbe stato notato alcun problema di salute. Per protesta, i compagni del detenuto hanno dato fuoco ad alcune lenzuola oscurando le telecamere del centro. Quando poi il detenuto è stato portato in ospedale gli sono stati diagnosticati 8 giorni di prognosi. Il Comitato antirazzista di Milano sostiene che la questione sarebbe nata dalla mancata somministrazione di farmaci al detenuto, che dopo essere stato portato via sarebbe tornato «conciato male, perde sangue dalla bocca e ha un seno aperto con fuoriuscite di materiale». A quel punto gli altri detenuti avrebbero dato alle fiamme qualche lenzuolo e altri oggetti.

23/07/2008
ROMA. Le hanno gridato "lesbica di m…" e poi l’hanno inseguita e colpita con dei calci. E’ successo domenica notte a una ragazza di 20 anni, aggredita a Roma perchè lesbica. Lo denuncia Arcigay Roma. La giovane, collaboratrice di Coming Out, storico bar omosessuale romano e cuore della Gay Street di via di San Giovanni in Laterano, stava tornando a casa dal lavoro quando è stata afferrata alle spalle, insultata e colpita, riportando contusioni su varie parti del corpo.

25/07/2008
ROMA. Erano le cinque del mattino, all’Eur, all’uscita del Gay Village: sei ragazzi appena usciti stavano cercando una fontana per rinfrescarsi. Dall’auto, una Fiat 600 blu con a bordo quattro persone, ne scendono due, di corsa. Una questione di secondi. E arrivano le botte. «Io sono stato strattonato violentemente – racconta Salvatore, 23 anni – e mi è rimasto un occhio livido per i pugni». È andata peggio a Federico, 19 anni, «a cui hanno tirato un pugno nello stomaco, prima di filare via e sparire, insultandoci». Federico è caduto a terra, riverso, battendo il fianco: non ha avuto il coraggio di denunciare l’accaduto perché non ha mai dichiarato la sua omosessualità e quindi teme di esporsi.

09/08/2008
ROMA. Calci e pugni per sfondare la porta di un monolocale. Per aggredire un transessuale brasiliano che, terrorizzato, chiama i carabinieri e chiede aiuto. Sotto choc, il viado forse non si ricorda di essere un clandestino già identificato e con ben tre decreti di espulsione, che ha ignorato. Risultato: da vittima dell’aggressione, a detenuto. Scattano le manette e il trans, come prevede la legge Bossi-Fini, finisce a Regina Coeli.

13/08/2008
OSTIA. Accoltellato all’addome, per rapinarlo dei pochi euro che aveva nella borsetta. La vittima è un transessuale argentino di 27 anni che adesso si trova in prognosi riservata all’ospedale Grassi di Ostia. E’ successo lunedì sera, poco dopo le 9, in viale del Lido di Castel Fusano, in pineta, in una zona dove stazionano decine di «lucciole» e dove sorgono, nascoste dalla fitta boscaglia, le favelas abitate da centinaia di immigrati, perlopiù rumeni.

19/08/2008
MESTRE. Prima lo approccia chiedendogli una prestazione sessuale, poi lo aggredisce, gli ruba la borsa e scappa con l’auto ad alta velocità. La vittima della rapina è un transessuale di origine peruviana, l’aggressore un cittadino italiano incensurato di ventotto anni nato a Cuba ma residente nella Provincia di Treviso, poi arrestato dalla polizia. E’ accaduto domenica notte, intorno alle tre e mezza, in via Fratelli Bandiera a Marghera:  il transessuale, per le botte riportate, se la caverà con una prognosi di sette giorni, il giovane aggressore è stato invece arrestato.

22/08/2008
GENOVA. «Guarda come cammini, ricchione»; «Sbirri di merda» e inizia l’inseguimento. E’ il 28 maggio 2008, Nicola (il nome è di fantasia, Ndr)  sta aspettando un treno alla stazione di Genova Piazza Principe quando avviene questo scambio di battute con i due agenti della Polfer. Dopo le offese, Nicola inizia a correre e esce dalla stazione. A quel punto loro fanno una telefonata e da una macchina ferma là davanti esce una persona che blocca Nicola permettendo agli agenti di raggiungerlo. Subito dopo Nicola si è trovato con la faccia al muro, picchiato alle spalle sempre al grido di "frocio, sei sieropositivo, fatti curare". La tappa al pronto soccorso del Galliera è obbligata. Arrivato sanguinante in ambulanza, a Nicola viene assegnato un codice verde e cinque giorni (diventati 10 dopo la visita del medico di famiglia) di prognosi per «trauma escoriato al cuoio capelluto, soffusioni cutanee al collo e un’escoriazione alla spalla destra». Tradotto: botte in testa, sulle spalle e una presa energica al collo da dietro. Uscito dall’ospedale, Nicola si reca alla questura per denunciare quanto avvenuto. Ripartono le offese e Nicola viene portato in una cella della questura. Passa un po’ di tempo e arrivano i due agenti della Ferroviaria accusati dell’aggressione, Nicola li riconosce, ma nessuno dei presenti gli dà ascolto. Dopo un’altra serie di "frocio" e "sieropositivo", Nicola chiede i nomi dei vari agenti con la minaccia di denunciarli. Non riceve – ovviamente – risposta finché gli dicono di alzarsi per andare da un legale. La destinazione è  la polizia scientifica dove a Nicola vengono fatte le foto, prese le generalità e pure le impronte digitali.

23/08/2008
FANO. I carabinieri di Fano hanno proceduto in questi giorni all’arresto per il reato di rapina aggravata in concorso di D.A., 22enne di origine marocchina, già noto alle forze dell’ordine e colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’attività investigativa dei militari aveva messo in luce che, nel giugno scorso, D.A., insieme al complice T.M., già arrestato nelle scorse settimane, aveva trascorso una serata in un locale notturno di Fano con un giovane studente originario di un comune limitrofo. Ne aveva conquistato la fiducia per poi, con tanto di coltello puntato alla gola, rapinarlo di denaro, orologio e telefono cellulare in un parcheggio della periferia cittadina dove si erano appartati.

25/08/2008
ROMA. Hanno abbordato un trans brasiliano per picchiarlo e rapinarlo, e quando si sono accorti di essere inseguiti da una gazzella dei carabinieri hanno tentato di speronarla. Sono comunque finiti in manette due romani, di 18 e 20 anni, fermati dopo un breve inseguimento dai militari del Nucleo Radiomobile nella zona di via Prenestina, a Roma. I due balordi, che hanno compiuto l’aggressione intorno alle 3:00 di questa mattina, saranno giudicati con il rito direttissimo.

29/08/2008
COSENZA. Il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, denuncia quella che definisce "una barbarie indegna di un paese civile, il dramma e la inaudita violenza subita in carcere da un giovane detenuto calabrese, 40 anni, omosessuale e sieropositivo, stuprato, picchiato e minacciato in prigione, messo quindi in isolamento in una cella con topi e scarafaggi".

01/09/2008
NAPOLI. Le ha tagliato la faccia colpendola con un bicchiere dopo averla insultata e molestata spogliandosi dei Jeans e delle mutande: “Lo vuoi il pisello? Lo vuoi lesbica di merda?”, E’ successo ad una ragazzina non ancora ventenne rea di aver rivolto un gesto affettuoso alla sua innamorata in una delle più note e affollate piazze della movida napoletana: piazza Bellini. Un episodio gravissimo di omofobia che arriva, quasi come fosse un vergognoso rituale di fine estate, a “celebrare” l’anniversario della sassaiola contro i gay da parte di un gruppo di ragazzi simpatizzanti di un’organizzazione di tifosi del Napoli, avvenuta proprio un anno fa. Secondo i presenti in piazza la vittima dell’aggressione avrebbe voluto allertare le forse dell’ordine ma sarebbe stata dissuasa da alcune persone che le avrebbero chiesto di non creare scompiglio in zona e suggerito inoltre che non sarebbe stato opportuno “mettere i suoi affari in piazza”. Non è chiaro quindi se successivamente le ragazze si siano rivolte alla polizia.

09/09/2008
ROMA. Nella notte tra lunedi’ 8 e martedi’ 9 settembre, Federico e Cristian, entrambi di 28 anni, dopo aver trascorso una serata alla Gay Street, si dirigevano verso i Fori Imperiali mano nella mano, quando sono stati aggrediti da un gruppo di 8-10 giovanissimi ragazzi, che, lanciando sputi, pietre e bottiglie, urlavano ‘Froci, via dall’Italia’, ‘Fate Schifo’, ed altre frasi simili. I ragazzi aggrediti hanno chiesto aiuto e hanno denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine".

13/09/2008
GENOVA. Aggredito davanti alla porta di casa. A calci e pugni, fino al punto di ricorrere alle cure ospedaliere. Soltanto la resistenza del transessuale di 31 anni, che ha reagito alle botte, ha convinto l´aggressore a desistere dal suo intento. Che probabilmente era quello di portare via i soldi dell´incasso della serata e custoditi in casa. Una aggressione a scopo di rapina, stando a quanto avrebbero appurato i carabinieri che si occupano delle indagini. Anche se con le polemiche e il clima rovente che corrono in questi giorno sul Gay Pride, ci sono tutte le ipotesi per pensare che l´assalto violento possa essere determinato da una sorta di odio verso l´omosessualità.

13/09/2008
BOLOGNA. A soli sedici anni con un complice avrebbe aggredito, sfregiato al volto e picchiato selvaggiamente un viados napoletano di 35 anni. Lo scopo era quello di rapinarlo della borsetta, con poche decine di euro. Il ragazzo dopo essere fuggito in sella a una bicicletta è stato arrestato dalla polizia e portato nel carcere minorile di Bologna con l’accusa di rapina. È un tunisino residente a Piacenza. Il drammatico episodio è avvenuto in via Primo Maggio intorno all’una e trenta. Il viado era stato ferito al volto dove è stato medicato con cinque punti di sutura e graffiato ripetutamene alle spalle e sulla schiena. È stato medicato al pronto soccorso e giudicato guaribile in pochi giorni. Il presunto complice del sedicenne è riuscito a dileguarsi in sella alla sua bici.

13/09/2008
GENOVA. Un omosessuale di 31 anni, che si prostituiva nella zona di Carignano a Genova, è stato aggredito a calci, pugni e bastonate nella notte tra giovedì e venerdì. L’uomo era salito sull’auto di un ragazzo con il quale aveva concordato la prestazione, ma una volta giunti in un luogo appartato è stato aggredito. L’aggressore non aveva consumato la prestazione né ha rapinato l’omosessuale. Secondo quanto denunciato dall’uomo, l’aggressore lo avrebbe colpito prima con calci e pugni poi con un oggetto contundente alla testa provocandogli una profonda ferita. Medicato in ospedale, è stato giudicato guaribile in dieci giorni. Indagini dei carabinieri.

14/09/2008 
BOLOGNA. Non gli bastavano i proventi dell’attività di gigolò per soli uomini e così «arrotondava» con le rapine ai danni dei clienti. Era convinto che nessuno l’avrebbe denunciato per non ammettere l’omosessualità. Ma Alì Bardosana, un avvenente serbo di 27 anni regolare in Italia, aveva fatto male i suoi calcoli. Uno dei clienti, un 51enne rapinato per ben due volte a febbraio e ad agosto, lo ha denunciato. I militari sono riusciti così a risalire al serbo e ieri l’altro lo hanno fermato. Identificato anche un altro cliente rapinato: non ha sporto denuncia. I carabinieri sospettano che le vittime siano molte di più e preferiscono tacere per la vergogna e per non ammettere l’omosessualità.

04/10/2008
PADOVA. «Luana Zanaga? La invito a togliersi dal nostro sindacato». Non va per il sottile Franco Maccari, segretario regionale del Coisp, in merito alla vicenda della poliziotta lesbica di Rovigo attualmente in servizio alla sala operativa della questura di Padova. L’agente nei giorni scorsi ha denunciato, con un’intervista a Studio Aperto (il tg di Italia 1) e sul Corriere del Veneto, di essere discriminata sul lavoro perché gay.  Luana Zanaga, 38 anni di Rovigo, lavora in questura a Padova dal 2004. L’agente era in servizio alle volanti, dopo l’outing nel quale ha dichiarato di essere lesbica, nel 2006 le hanno cambiato mansioni.

19/10/2008
ROMA. Branco di bulli tra i 17 e i 21 – tra loro anche una ragazza di 18 anni – a bordo di minicar e scooter e a caccia di divertimento, quelli che sabato sera hanno scelto come vittima un transessuale brasiliano di 31 anni sulla via Prenestina, nella zona sud di Roma. Il copione è quello di Arancia meccanica: baby gang, quattro romani e un romeno, che prima intimidiscono il transessuale mettendo i scena un «carosello» con i loro piccoli mezzi di trasporto, poi lo bloccano, lo aggrediscono con uno sfollagente e lo derubano di 200 euro e di due telefonini. Fuggiti subito dopo la bravata, grazie alle testimonianze di alcuni cittadini i carabinieri li hanno rintracciati nelle vie limitrofe dopo un breve inseguimento. I quattro maggiorenni, tra cui la ragazza, sono stati trattenuti in caserma, mentre il minorenne è stato affidato al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli. La refurtiva è stata restituita al proprietario, mentre lo sfollagente è stato sequestrato

24/10/2008
ROMA. Tiro al trans. A colpi di pistola. L’altra notte poco dopo le 3, in via dei Campi Sportivi, al Foro Italico, due transessuali brasiliani di 27 e 31 anni sono stati rapinati e feriti a colpi d’arma da fuoco da uno (o più sconosciuti). I due, ricoverati all’ospedale Villa San Pietro, parlando con gli investigatori della polizia hanno provato a ricostruire i fatti.

15/11/2008
BOLOGNA. E.E., 23 anni bolognese, è vittima, insieme ad altre lesbiche, di un’aggressione a colpi di sassi che per fortuna non hanno colpito nessuna delle ragazze: “ arrivano due auto che si fermano al semaforo rosso. Io ero di spalle, quando sento una prima voce, maschile, che urla "Froci". Dopo poco vedo dei sassi passarmi a pochi centimetri dal viso, mi giro e vedo una ragazza che urla "anarchici di merda". Il semaforo diventa verde e le due auto partono a tutta velocità. Si vedeva che era un atto premeditato perché in ognuna delle auto c’erano tre o quattro ragazzi che comunicavano fra loro visivamente, inoltre la ragazza i sassi li aveva presi già da prima”.

22/11/2008
LUCCA. Aveva paura che l’amica della figlia fosse lesbica e che la insidiasse. Così, quando ha visto le due ragazze che stavano parlando fra loro in una via del centro storico, ha cercato di investirla in bicicletta. La presunta spasimante è tuttavia riuscita a scansarsi facendo rovinare a terra la mamma dell’amica. A quel punto la mamma, di nazionalità thailandese, 49 anni, collaboratrice domestica, si è alzata e senza tanti complimenti ha iniziato a prendere a schiaffi la ragazza che, a suo avviso, stava molestando sessualmente la figlia. Quest’ultima ha 20 anni mentre l’altra donna ne ha 23. I reati contestati alla donna vanno dalle ingiurie alle minacce alle lesioni personali. La giovane colpita a schiaffi e pugni è stata medicata all’ospedale e ha avuto una prognosi di pochi giorni oltre a ecchimosi e contusioni.

25/11/2008
MILANO. Un iracheno di vent’anni, rifugiato politico, ha salvato un viado da un’aggressione. Un gesto generoso che gli è costato una ferita al collo, per fortuna non grave. Ne avrà per 10 giorni. L’assalitore è stato arrestato. L’altra notte all’1.40, in via Novara all’angolo con via Silla, un egiziano di 25 anni ha aggredito un transessuale, per rapinarlo della borsetta. Ne è nata una colluttazione, la vittima non voleva mollare e mentre si difendeva, ha cominciato a urlare, chiamando aiuto. In compenso, l’assalitore non se ne voleva andare a mani vuote e diventava man mano sempre più violento. Proprio quando il viado stava per avere la peggio, è arrivato in bici il giovane iracheno. Realizzata la situazione è smontato ed è corso in suo aiuto. L’egiziano, per bloccarlo, ha estratto un coltello e lo ha ferito al collo, poi è fuggito.

27/11/2008
NAPOLI. Un altro caso di aggressione è avvenuto nei confronti di una giovane transessuale a Napoli. Nella notte tra il sabato e la domenica scorsa, L. B. era sull’autobus diretta a casa, direzione Ponticelli. Si è ritrovata sola ad affrontare, o meglio a subire, le aggressioni di un gruppo di ragazzi tra i 17-25 anni, che per circa mezz’ora hanno inveito contro di lei sia in maniera verbale che fisica. Tutto questo nell’indifferenza dei presenti. «La cosa che fa più male – dice infatti A. – è che tutto si è svolto nell’indifferenza generale. Nessuno, nè le persone che erano sull’autobus, nè l’autista hanno mosso un dito per difendermi o per convincere quel branco di balordi a lasciarmi in pace». Per circa 30 minuti del percorso della linea «472D» A. è stata infatti ripetutamente picchiata con inaudita violenza. «Sabato sera ero stata a casa di amici in piazza Bellini, poi alle 11,30 sono andata a prendere l’autobus al parcheggio Brin. Alla mezza – continua A. – l’autobus è partito, ma alla fermata di piazza Garibaldi sono saliti in gruppo, parecchi giovani, tra i 17 e i 25 anni. Appena mi hanno visto hanno detto: «Meniamo questo frocio» e hanno cominciato a strapparmi il cappellino e a tirarmi i capelli. Mi hanno dato un pugno sull’occhio e mentre uno mi minacciava con una bottiglia dicendo ”se ti muovi te la spacco in testa”, l’altro ha avvicinato l’accendino al viso. Mi sono sentita afferrare alla gola, poi sono finita sul pavimento dell’autobus, sotto una scarica di calci e spintoni». Mentre racconta il delirio di quei momenti A. mostra un dente rotto, i lividi sul collo, le gambe e i piedi gonfi.

09/12/2008
MILANO. Prima gli insulti, poi l’aggressione a colpi di calci e pugni che lo lasciano privo di sensi sul marciapiede. «Frocio di m…» continuano a urlargli, inseguendolo, finché le offese si trasformano in un vero e proprio pestaggio. Il fatto è successo alle 5.30 di domenica 16 novembre , ma la vittima ha deciso solo adesso di uscire allo scoperto. Massimiliano Scavia, 36 anni, arredatore, lascia il gruppo di amici, arriva in via Santa Sofia e qui, poco lontano dal locale, incrocia un gruppetto di ragazzi che inizia a insultarlo. «Erano italiani, più o meno ventenni, persone che non avevo mai visto prima — racconta —. Due di loro hanno iniziato a gridare i loro insulti nei confronti degli omosessuali, riferendosi poi a me nello specifico. Io sono andato dritto per la mia strada senza voltarmi. “Frocio di m…” continuavano a urlarmi alle spalle e allora ho avuto uno scatto d’ira e ho risposto a tono. Forse ho sbagliato, ma mi sentivo offeso. Poi ho accelerato perché ho capito che continuavano a inseguirmi». Poco dopo, l’aggressione. Con un primo calcio che gli fa perdere l’equilibrio. «Mi hanno sferrato un calcio alla schiena e sono caduto a terra sbattendo la faccia sull’asfalto. Una volta a terra hanno iniziato a darmi calci ovunque, alla testa, alle gambe, all’addome. Mi sono ritrovato con il naso che mi faceva male e un trauma cranico. Poi sono svenuto. Non ricordo più nulla». Alle 6.30 Massimiliano è in ospedale, accompagnato da alcuni parenti. Il referto medico redatto al pronto soccorso del Policlinico, poche ore dopo l’aggressione, indica una prognosi di otto giorni e una descrizione delle ferite che raccontano di un vero e proprio pestaggio: ecchimosi multiple ed escoriazioni al capo e al volto, perdita di conoscenza, contusioni all’addome, torace e zona renale. Il referto finisce al posto di polizia dell’o spedale e da qui in questura. «Ho tenuto per giorni un tutore al naso», dice oggi Massimiliano. E sulle ragioni che lo hanno spinto a rendere pubblica ora la sua disavventura, spiega: «Ho riflettuto a lungo, anche con il mio avvocato, prima di rendere pubblico l’e pisodio. Alla fine ho deciso che era giusto così: si deve sapere che in questa città, nel 2008, accadono ancora episodi di intolleranza».

17/12/2008
CREMA (CR) Sequestro di persona, estorsione violenza privata. Queste le accuse per le quali Mohamed El Sayed, 27 anni, marocchino domiciliato a Milano è stato condannato ieri a quattro anni di reclusione. L’avvocato Massimiliano Sartori del foro di Como ha annunciato il ricorso. Il suo assistito dopo circa otto mesi di galera ha ottenuto nel frattempo gli arresti domiciliari e sarà affidato ai servizi sociali meneghini. Nel febbraio di quest’anno si è reso protagonista di una sordida storia di sesso, e ricatti: vittima un signore di Capralba. I due si conoscono sul treno Milano Crema. Un paio di parole, poi la simpatia che nasce. Tanto che il cremasco lo invita a restare a casa sua per alcuni giorni. Passati i quali il marocchino rivela le sue vere intenzioni: ricattare il suo amante con la minaccia di rivelare a tutti la sua omosessualità. Vuole dei soldi: «Adesso andiamo in banca». L’uomo rifiuta e riesce ad allontanare dalla sua abitazione l’extracomunitario che però torna alla carica e sotto la minaccia lo costringe ad andare in banca e ritirare 2000 euro in contanti. La storia però è ben lontana dalla sua conclusione come il cremasco si augurava dopo aver pagato la somma. Dopo alcune ore il marocchino riesce a penetrare in casa dell’ex amante e lo coglie di sorpresa, lo stordisce con dei pugni e riesce a legarlo al letto. Qui iniziano ore di vero terrore per l’uomo in balia del giovane marocchino, che lo minaccia, lo picchia lo insulta e schernisce. Immobilizzato nel suo letto, il cremasco chiede di essere lasciato in pace, che di altri soldi non ne ha, che non può soddisfare le richieste. Arriva a promettergli che non dirà nulla di quanto accaduto, a patto che il supplizio abba termine. L’extracomunitario però non recede. Vuole i soldi e le minacce e le botte si fanno sempre più violente. Ma non si è accorto di non aver stretto bene i polsi della sua vittima che senza farsi vedere riesce a liberarsi. Non reagisce subito: il marocchino lo sovrasta fisicamente e preferisce attendere. Solo verso sera la furia di El Sayed si placa. Dopo le ultime minacce si addormenta. E’ il momento buono per la fuga: ancora indolenzito per le botte ricevute il cremasco si rifugia a casa di un amico. Viene medicato e rifocillato mentre racconta d’un fiato quello che gli è accaduto. Il marocchino è ancora nella sua casa e l’amico non ha esitazioni «Andiamo dai carabinieri e lo denunciamo, se hai fortuna è facile che lo trovino ancora addormentato a casa tua». Così avviene: i carabinieri lo svegliano in tempo per mettergli le manette ai polsi e portarlo in carcere a Cremona. Ieri il processo dove il giudice Maria Stella Leone ha accolto la richiesta di condanna del pubblico ministero Raffaele Pesiri.

22/12/2008
PARMA. Un incubo lungo una notte intera quello che una transessuale periviana è stata costretta a subire a Parma. In un locale conosce un uomo, un manovale polacco che le piace. Escono insieme dal locale, ma la trans non vuole allontanarsi, invece, salita in macchina arriva un secondo uomo che la blocca dalle braccia. Parte il veicolo e si ritrovano davanti ad un edificio in cui lavorano i due manovali. Hanno le chiavi sia del cancello automatico, sia dell’appartamento in ristrutturazione. Superano il cancello, la trans cerca di scappare, ma il cancello di richiude tropo velocemente. Si ritrovano dentro l’appartamento e i due polacchi cominciano a bere, anche se sono già ubriachi. La trans prova a calmarli, quindi tenta di nuovo la fuga. Niente da fare: la bloccano nel cortile interno e la stuprano. Piangendo e dolorante, la transessuale cerca di nuovo di scappare. I due delinquenti la fermano ancora e partono le botte: calci, pugni e percosse di ogni genere che fanno urlare la trans talmente forte che una codomina chiama la polizia. Al loro arrivo gli agenti si trovano davanti ad una scena che non esitano a definire "Pietosa": la trans con il volto coperto di sangue e gli evidenti segni di quello che è appena accaduto. Alla vittima, ricoverata in ospedale, sono stati dati 10 giorni di prognosi, mentre i suoi due aguzzini non smentiscono e non confessano il loro terribile gesto.

24/12/2008
MILANO. Ieri a Milano, in via Santa Sofia, Enzo C., un ragazzo gay di 20 anni, è stato circondato da un gruppo di  coetanei, spintonato e insultato. Enzo è stato fortunato, perché alcuni passanti si sono fermati e i suoi giovani aggressori sono fuggiti quasi subito. "Sembrava un gruppo di ragazzi  normali," ha commentato. "Stavo passeggiando con un mio amico e parlavamo di ragazzi. A un certo punto ho detto che secondo me Pato, il giovane campione del Milan, è il ragazzo più carino del mondo. Mi hanno sentito e si sono scatenati contro di me".

28/12/2008
FIRENZE. Un transessuale picchiato e rapinato: è accaduto nella zona delle Cascine nella giornata di Santo Stefano. Nella borsetta del transessuale, 46 anni, aggredito di notte, di euro ce n’erano solo 10. Tre gli aggressori, presumibilmente albanesi o rumeni: il transessuale è stato colpito al volto ripetutamente ed è stato giudicato guaribile in 20 giorni. Gli aggressori, fuggiti a piedi, hanno fatto perdere le tracce: inutili, finora, le ricerche di polizia e carabinieri.


ESTORSIONI

22/08/2008
GENOVA. Una storiaccia di pregiudizio e paura si e’ conclusa con l’arresto di un trentenne romeno alla stazione di Brignole, accusato di estorsione aggravata da minacce. Ricattava il suo ex amante, un quarantaduenne di Genova, che non voleva fosse rivelata la sua omosessualità. In due mesi il genovese ha sborsato 1.200 euro. L’intervento della polizia proprio durante uno degli incontri organizzati per il pagamento, degenerato in lite e quindi in rissa. Il ricattato ha mostrato la prova dei versamenti fatti e il romeno e’ stato subito arrestato.

26/08/2008
GENOVA. Un telefonino con foto e immagini compromettenti, "l’arma" che i fratelli Jane e Alin Mihai potrebbero aver utilizzato – ed è già sotto sequestro da giorni – per una serie di ricatti a luci rosse. È la pista, molto solida, su cui lavorano i carabinieri, dopo che venerdì scorso i due stranieri, 32 e 21 anni, sono stati arrestati per estorsione a danno d’un diacono nei pressi della cattedrale di San Lorenzo. L’uomo inizialmente aveva dato loro denaro notandoli "accampati" vicino al santuario; ma era finito in fretta nel mirino ed entrambi, nelle ultime settimane, si erano fatti consegnare quasi duemila euro conoscendo pure il suo indirizzo di casa. Gli investigatori hanno infatti individuato un cellulare che i fratelli Mihai potrebbero aver usato per mettere in pratica il loro ricatto. Lo hanno ammesso nel corso del colloquio a Marassi e l’obiettivo è ora capire quali siano state le vittime.

28/08/2008
URBINO. Ha ricattato l’uomo con cui aveva avuto un incontro gay minacciando di diffondere un video realizzato durante il rapporto se non gli avesse versato immediatamente 300 euro in contanti. Di più: il ricattatore – uno studente marocchino di soli 17 anni che da tempo risiede con la famiglia nella zona di Urbino e, a quanto si è potuto apprendere, perfettamente integrato nel contesto sociale – ha pensato di calcare ancor di più i contorni dell’estorsione e per piegare la volontà dell’occasionale partner l’ha intimorito prospettandogli la consegna del filmato ai carabinieri e la conseguente denuncia all’autorità giudiziaria proprio in virtù della sua minore età. 

27/09/2008
PAGANI (SA). Condannato anche il complice minorenne del gruppetto che aveva cercato di estorcere soldi a un prete minacciandolo di rivelare la sua presunta omosessualità. Il tribunale dei minorenni di Salerno ha condannato a due anni e cinque mesi di reclusione il diciassettenne S.F., figlio di un noto pluripregiudicato paganese. Secondo gli inquirenti, il 14 febbraio scorso sarebbe arrivata ad un parroco di un comune della penisola sorretina, una lettera anonima nella quale si invitava il sacerdote a pagare 15.000 euro: in caso contrario sarebbe stato divulgato un presunto rapporto omosessuale tra il prete e un giovane. Il giorno successivo i due imputati avrebbero telefonato al sacerdote: sulla sua segreteria telefonica una voce maschile lo invitava a non fare scherzi e di preparare per il giorno successivo almeno la metà dei soldi richiesti. Il 18 febbraio una nuova telefonata raggiunse la vittima: l’interlocutore minacciava che se non avesse pagato sarebbe gambizzato e con lui anche Cretella.  Raggiunto un distributore di carburante ad Angri e avuti i soldi dal sacerdote, Cretella si allontanò velocemente da solo e subito dopo fu raggiunto da un auto a bordo della quale si trovava Strino e S.F.: i tre cercarono di allontanarsi ma furono bloccati dalle forze dell’ordine.

07/11/2008
ANCONA. Con l’accusa di aver tentato un’estorsione ai danni di un medico di Falconara Marittima con il quale avrebbe avuto un rapporto sessuale occasionale, oggi il gup di Ancona Lionello Rossino ha rinviato a giudizio Nicolae V., 42 anni, romeno. Il processo iniziera’ il 30 marzo. Il medico aveva raccontato di aver conosciuto per caso il romeno, riferendo che questi lo avrebbe poi minacciato di rivelare la relazione alla moglie se non gli avesse consegnato 500 euro.

14/11/2008
VIAREGGIO. Ricattava un ragazzo di 14 anni, minacciandolo di raccontare in giro che era gay. Con questa accusa un viareggino, B.S., oggi ventiduenne, ha patteggiato una pena a un anno e otto mesi di reclusione e 470mila euro di multa (con la sospensione condizionale) per estorsione. I fatti risalgono a cinque anni fa, quando i due frequentavano lo stesso istituto superiore. Le indagini iniziarono dalla denuncia del quattordicenne, che raccontò ai genitori le minacce subite. Ieri si è svolta l’udienza al tribunale di Viareggio.

30/12/2008
LECCE. Avrebbero tentato di estorcere denaro al protagonista di un filmino hard con la minaccia di diffonderlo su internet. Di questo sono accusati due giovani dell’hinterland magliese di 27 e 22 anni. I carabinieri della compagnia di Maglie, che avevano raccolto la denuncia della presunta vittima, li hanno arrestati per tentata estorsione.  I due, che sono ora rinchiusi nel carcere di Borgo San Nicola, a Lecce, avrebbero chiesto la somma di 700 euro al protagonista del video a sfondo omosessuale che, invece di sottomettersi, si è rivolto ai carabinieri con i quali ha organizzato la trappola. Quando si è recato all’appuntamento per pagare, sul posto si sono fatti trovare i militari, che hanno arrestato in flagranza uno dei due sospettati. La stessa cosa è toccata poi al suo complice.


BULLISMO

07/02/2008
MILANO. Oggi a Milano un ‘branco’ di minorenni ha compiuto un nuovo gesto di violenza nei confronti di un giovane "ritenuto" gay e di un altro giovane ‘diverso’ che cercava di difenderlo. Luogo della vicenda un oratorio ‘Orpas’ della parrocchia Sant’Angela Merici a Milano.

18/02/2008
TORINO. Viene picchiato da due bulli perchè vuole fare il ballerino. È la storia di Andrea, un ragazzino di 13 anni che come il protagonista del film ‘Billy Elliot’ ha una grande passione per la danza. Andrea, si legge su La Stampa, frequenta la seconda media in un paese della cintura di Torino ed è stato preso a calci e pugni alle gambe e alle ginocchia da due suoi compagni di classe, proprio perchè invece di tirare calci al pallone, ama ballare.

22/05/2008
MILANO. Ami la danza? Allora sei gay. Un bambino di quinta elementare si rifiuta di tornare in classe perché teme le ritorsioni dei bulli. Il Billy Elliot di Città Studi ha 11 anni e sta per finire la quinta elementare. Ma in classe non ci vuole più andare. Continua a studiare, cerca di portare il programma alla sua conclusione naturale, ma di rimettere piede in quella classe «Billy» proprio non se la sente. «Billy» è vittima di un bullismo pesante ed ostinato. E, per incredibile che possa sembrare, a scatenare i maltrattamenti è stata la passione di Billy per la danza. Quando ha scoperto di amare il ballo, il bambino lo ha raccontato in classe, con l’entusiasmo e l’allegria di chi vuole condividere con gli amici una scoperta. Era meglio che non lo avesse mai fatto. Perché gli altri maschi della classe lo hanno marchiato immediatamente: «Sei gay». L’equazione «ballerino dunque omosessuale» gli è piombata addosso. E per «Billy» non c’è stata più pace. La scuola dove tutto accade è un’elementare di buon nome, ben frequentata. Eppure, nel racconto del bambino e della sua famiglia, quel che colpisce è l’apparente sordità della scuola alle richieste d’aiuto lanciate dal ragazzo. È stata l’indifferenza delle insegnanti e dei vertici scolastici a rendere inevitabile la decisione di ritirare almeno per un po’ «Billy» da scuola

22/05/2008
AGRIGENTO.  Gay diciottenne denuncia torture dai compagni. Per mesi e mesi ha subito vessazioni dai suoi coetanei perché gay. Alla fine, un ragazzo di 18 anni di Licata (Agrigento) ha deciso di denunciare i suoi aguzzini, tre ragazzi e due ragazze. Ai poliziotti del Commissariato ha raccontato che i suoi compagni gli avrebbero più volte spento delle sigarette sulle braccia e gli avrebbero anche più volte danneggiato lo scooter. Indagini sono in corso da parte della polizia per verificare che cosa sia esattamente accaduto.

02/07/2008
VIAREGGIO. L’accusa è pesante, un giovane che a scuola minaccia un minore intimandogli di dargli soldi, pena l’annuncio pubblico che lui, il ragazzino, ha inclinazioni omosessuali. L’imputato, 22 anni, ha deposto ieri; è accusato di estorsione. Nella sua deposizione ha detto che quando ha ricevuto i soldi c’erano due amici, testimoni. È questo particolare che ha spinto la difesa a chiedere un rinvio dell’udienza; concesso dal giudice Genovese. La vicenda è pesante non tanto per l’entità economica (secondo il capo d’imputazione 50 euro complessivi, transitati in tre diversi momenti); quanto per il risvolto legato alla sessualità.


ATTI VANDALICI

13/06/2008
UDINE. Alcune scritte contro i gay sono comparse tra ieri e questa mattina sui muri del cimitero dei Rizzi, una frazione di Udine.

14/06/2008
BOLOGNA. Danni al Cassero. Arcigay pensa a intimidazione. Tentata intrusione al piano inferiore della sede dell’Arcigay bolognese. Incrinato il vetro di una delle porte d’accesso.

25/06/2008
SASSARI. «In una città di alto livello civile e culturale come Sassari si è recentemente verificato un gesto di grave intolleranza che occorre nominare e riconoscere come tale, affinché il suo significato non ricada indiscriminatamente sulla cittadinanza tutta. Lo scempio e la violazione dei manifesti del Movimento omosessuale sardo, campagna fotografica contro l’omofobia e di sensibilizzazione di un sereno rispetto delle diversità, è infatti la manifestazione di un atteggiamento indegno di qualsiasi cittadinanza che vada fiera di sé e sia meritevole di questo nome, tanto più se radicata in una cultura che sostiene e trasmette ben altri valori».

18/08/2008
ROMA.  ‘Gay nei forni subito’ e ‘via i froci dal quartiere’ sono le scritte fatte con un pennarello nero in via San Giovanni in Laterano, nei pressi del Colosseo, più nota come la ‘Gay Street’ di Roma perché punto di ritrovo della comunità omosessuale della Capitale. Le scritte sono state fatte davanti a una gelateria che, riferisce in una nota l’Arcigay, ‘da oltre 2 anni e’ gestita da una coppia gay che ha reso il locale un punto di riferimento per lesbiche, gay e trans che transitano per la strada’.

25/08/2008
PADOVA. L’unico particolare che desta qualche allarme tra il popolo del Pride village sono i frequenti episodi di danneggiamento delle auto in sosta: qualche cliente nei giorni scorsi ha denunciato di aver ritrovato l’auto parcheggiata con una o più ruote forate.

08/09/2008
PORDENONE. I soliti ignoti hanno colpito ancora, nel parco del liceo Grigoletti, lasciando scritte ingiuriose sul selciato del vialetto di accesso e sui muri esterni della scuola. In azione lo spray, con le offese a un docente liceale di inglese che ha radici nel Centro Italia, a lato del murales d’autore, e sul porfido contro i gay.

11/09/2008
TRIESTE. “Gay Raus” e “gay nei forni”, il tutto inequivocabilmente firmato con la croce uncinata. Sono le scritte comparse nel parcheggio sopra la costa dei barbari, la spiaggia naturista della costiera triestina da anni punto di incontro delle persone LGBT del circondario. Possono apparire come il gesto di qualche esagitato che ha pensato bene di ricalcare vecchie scritte di analogo tono ormai scolorite dal tempo: ma l’elenco degli episodi di omofobia non solo verbale anche solo di quest’ultimo anno lasciano spazio  a ben maggiori preoccupazioni.

15/09/2008
ROMA.  ”Gay nei forni” e ”Via i froci da San Giovanni”, sono le scritte omofobe con in calce una svastica che sono comparse, su una panchina, all’ingresso della gelateria della Gay Street in via di San Giovanni in Laterano, nel centro di Roma.

03/10/2008
UDINE. Domenica sera hanno festeggiato il terzo “compleanno” del “Pi greco” tra danze e musica, ma prima di brindare hanno dovuto ripulire l’ennesima scritta omofoba. Sulla colonna, tra una vetrata e l’altra del locale di viale Volontari della Libertà, è comparsa infatti la scritta «Gay di merda». Ad accorgersi dell’accaduto sono stati i gestori del locale, da tempo vittima di minacce e insulti. Per il terzo anno consecutivo, in coincidenza con le feste di compleanno dell’ambiente, i muri o i marciapiedi di fronte sono stati imbrattati con scritte offensive. E sempre più spesso, soprattutto nel periodo estivo, i clienti seduti sui tavoli all’esterno del bar vengono offesi dalle auto che passano su viale Volontari. Insieme agli insulti gridati a squarciagola, una domenica di agosto dello scorso anno è arrivato anche un gavettone d’acqua che ha colpito due giovani.

Leggi il DOSSIER OMOFOBIA
degli anni 2006 e 2007


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