Proprio non ce la fa il ministro Mara Carfagna ad essere un ministro delle Pari Opportunità. Da quando è stata designata ad uno dei dicasteri socialmente più rilevanti, ha oscillato tra la non conoscenza dei problemi e l’arroganza delle soluzioni, e tra le dichiarazioni ad effetto e le smentite dei fatti.
La notizia che abbia cancellato il finanziamento, previsto dalla precedente responsabile del dicastero Barbara Pollastrini, all’Istat per una seria ed approfondita ricerca nazionale sull’omofobia non ci stupisce ma ci sconcerta.
A fronte di un clima d’odio che mette in pericolo la vita di migliaia di gay, lesbiche, trans, il ministro decide, a due giorni dal Pride nazionale di Bologna, di dare un forte negativo segnale politico. Tra l’altro colpisce il fatto che si ritiri il finanziamento ad un progetto avanzato non da un qualsiasi ente di ricerca, ma dall’Istat, ovvero l’istituzione più autorevole e presitiosa del paese.
Alla Carfagna, quindi, non interessa approfondire la materia e farsi finalmente guidare dai dati e dalla realtà sociale ma vuole invece proseguire nel dare di sé un’immagine ben precisa: la Crudelia Demon dei diritti civili italiani.
Questa sua decisione è l’ulteriore offesa alla difficile condizione di vita di tante persone che vengono aggredite, insultate, discriminate in tutto il paese come dimostra il dossier sull’omofobia, redatto da Arcigay, acquisito persino dalla Commissione Europea. Sabato a Bologna risponderemo adeguatamente al ministro delle Pari Opportunità.
Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay
***
Il Comunicato di Sergio Lo Giudice – Presidente della Commissione ministeriale per i diritti e le pari opportunità per persone LGBT
I fondi (180.000 euro) destinati all’Istat per l’indagine contro le discriminazioni per orientamento sessuale sono stati bloccati: lo denuncia Sergio Lo Giudice, presidente della Commissione per i diritti e le pari opportunità per lesbiche, gay, bisessuali e transgender istituita nel 2007 presso il Dipartimento per i diritti e le pari opportunità.
In una lettera aperta al ministro per le pari opportunità, Mara Carfagna, Lo Giudice sottolinea innanzitutto che dall’insediamento del nuovo governo né la Commissione, né un altro organismo istituito dal precedente governo, il Forum permanente nazionale contro le molestie gravi e la violenza alle donne e per orientamento sessuale e identità di genere, siano stati ancora chiamati ad attivarsi.
Lo Giudice si dice poi "preoccupato" dal blocco dei fondi per l’indagine. ”Chiunque in questi anni si sia occupato di contrasto alle discriminazioni verso le persone omosessuali e transessuali – dice – sa che, accanto alle tradizionali difficoltà, se ne aggiunge una specifica: la totale assenza nel nostro paese di una raccolta dei dati informativi necessari a rendersi conto dell’entità del fenomeno, a comprenderne la natura e a decidere così le forme più efficaci di contrasto. Il blocco di quella indagine significherebbe rendere vana la programmazione di un serio e credibile intervento di contrasto".