La spiaggia delle Marze non è il paradiso della depravazione

  

Apprendiamo con colpevole ritardo di un articolo sul naturismo alle Marze dal sapore moralista/scandalistico pubblicato su un quotidiano che pensavamo praticasse un alto livello di giornalismo ma che negli ultimi anni ci dimostra sempre più quanto invece siano forti le logiche mediatiche della pubblicità, dello scandalo e del folclore.

Vorremmo dare voce a tutta quella parte di verità che avete sottaciuto o distorto, i fatti sono lontanissimi da come sono stati cosi folcloristicamente raccontati in una calda edizione di mezzagosto.

E’ vero che la spiaggia gay delle Marze negli ultimi anni è sempre più frequentata da turisti (e questo non ci pare affatto un dato negativo) e soprattutto da molta gente del posto, proprio per la relativa comodità con la quale si può raggiungere rispetto ad altre spiagge gay più lontane o che richiedono un maggior sforzo per giungervi.

E’ altresi vero che una minoranza delle persone che la frequentano praticano naturismo (soprattutto in bassa stagione quando quella spiaggia risulta essere isolata, i veri naturisti preferiscono di gran lunga la bellissima Alberese) e una minoranza ancora più esigua cerca e pratica sesso ben nascosta dietro alle dune.

Ebbene quello che ci fa saltare sulla sedia è come nel vostro articolo senza conoscere minimamente quella realtà la raccontiate con sconcertante disinvoltura affidandovi a non meglio precisati racconti di anonime famiglie sull’orlo di una crisi di nervi. Magari avete dimenticato di accertarvi se quegli stessi mariti che conoscono cosi bene quello che avviene là dietro non fossero proprio il principale pubblico di quella zona, lo dice anche l’economia, non c’è offerta senza domanda.

Vogliamo comunicarvi quanto ci sentiamo moralmente e culturalmente lontani da chi infastidisce bagnanti, uomini o donne, omo o eterosessuali, da chi si espone al rischio di atti osceni in luogo pubblico e anche di chi inquina e non rispetta l’ambiente che lo ospita (e per fortuna che nonostante i vostri moralismi qualcuno i preservativi li usa in questo paese) ma soprattutto da chi preso dalla frenesia di riempire l’edizione estiva di un quotidiano con un po’ di volgare gossip per vendere un po di più distorce e enfatizza a tal punto la realtà e usa temi cosi delicati in maniera cosi poco professionale.

Ebbene il vero scandalo è proprio questo, la scomparsa dei giornalisti da questo paese per far spazio a migliaia di seguaci di Corona & C.

Se vorrete fare una vera e seria inchiesta su quella spiaggia saremmo lieti di potervi aiutare; Ci permettiamo però di suggerirvi qualcosa su cui sarebbe interessante approfondire:

– Anni fa la spiaggia gay, allora decisamente isolata, si trovava dove oggi è la spiaggia adibita ai cani, perché questa spiaggia è stata fatta proprio sopra a quella frequentata da gay? Si voleva forse cancellare qualcosa di scomodo? La realtà è stata molto diversa, ovvero si è peggiorata la situazione costringendo i gay a ritirarsi sempre più a nord verso il campeggio le marze e portando pubblico e famiglie in una zona dove era meglio non portarli visti i racconti de “Il Tirreno”, dei quali non vogliamo dubitare. Una migliore amministrazione in quel caso avrebbe evitato sicuramente che qualche inevitabile idiota esibizionista infastidisse qualche famiglia forse un po troppo pudica per quelle spiagge.

– Da anni si parla di una spiaggia naturista, ce n’è evidentemente richiesta e regolamentarla eviterebbe qualunque spiacevole problema. Perché non stringete tecnici e politici su una discussione seria? I perché dei si, i perché dei no. Che fine hanno fatto le promesse di chi ogni anno la sbandierava. Cosa succede nelle altre realtà dove esistono spiagge naturiste. Quanto gioverebbe al turismo locale, quali sono i limiti reali e quali le paure senza fondamento. E poi raccontarci chi sono questi naturisti, forse vi sorprenderà la loro straordinaria normalità!

– Si è parlato della sporcizia di quella spiaggia e in realtà non ci risulta sia cosi sporca, però ci pare strano che si siano notati i preservativi e non si sono notati gli oramai infiniti escrementi dei migliori amici dell’uomo che incivili padroni lasciano fare ai loro animaletti nel tratto di pineta che porta alla spiaggia dei cani e a quella gay.

– Non vi pare che tutto questo moralismo e tabù sul sesso siano controproducenti? Non possiamo parlare di sesso oramai senza scandalizzarci, siamo tra i pochissimi in questa città a distribuire gratuitamente preservativi, a fare informazione sulle MTS. Siamo gli unici che hanno il coraggio di intervenire ogni volta che bisogna fare chiarezza su questi temi, non possiamo distrarci perché nessun assessore o politico o consigliere comunale o provinciale o circoscrizionale o rappresentante di una delle tante associazioni mette la faccia per contrastare l’oramai onnipresente rivoltante moralismo, tutti farfugliano solo nei loro privati. Su la testa gente!

– Ultimo, sono tantissimi i gay e le lesbiche che hanno l’abitudine di frequentare quella spiaggia nonostante lo slalom tra gli escrementi dei cani in pineta e la inspiegabile chiusura del principale posteggio in pineta. Siamo tutti rispettosi dell’ambiente, rispettosi del prossimo e non portiamo li altro che noi stessi, personalmente quando vado alle Marze lo faccio con il mio compagno cosi come molti altri per passare una giornata di sole assieme agli amici, da oggi ci domanderemo divertiti chi siano queste fantomatiche “vedette”, forse avete un’idea un po distorta della comunità omosessuale, siamo molto più noiosi di quello che credete, anche noi presi dai nostri egoismi e dai nostri limiti. Un po come voi in fondo, ci dispiace che non ci abbiate notato ma abbiate scritto solo quello che volevate sentire.


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