Napoli unita contro l’omofobia

  

A meno di 10 giorni dall’aggressione alla giovane lesbica a Piazza Bellini, da Roma arriva la notizia di una nuova violenza ai danni di una coppia gay. E’ sconcertante la frequenza di questi atti di intolleranza, frutto di una preoccupante ondata di omofobia e transfobia. E’ un clima allarmante, che bisogna combattere senza indugio.

Le aggressioni e anche solo la mancanza di rispetto vanno contrastate con decisione, da più fronti: da una parte prevenendoli e reprimendoli, e dall’altra, parallelamente, dando sempre maggiore impulso alle azioni messe in campo dalle istituzioni in tema di contrasto alla cultura dell’intolleranza: è questo il senso del tavolo di concertazione che abbiamo istituito insieme con le associazioni LGBT (lesbiche, gay, bisex e transessuali) di Napoli. Stiamo programmando le azioni e gli interventi da adottare per consolidare e diffondere la cultura del rispetto delle differenze in tutti i contesti sociali, nel luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle realtà associative.

Un percorso avviato da tempo, che proprio oggi vede la sua ufficializzazione, con l’approvazione in giunta dell’istituzione del tavolo LGBT e del protocollo di intesa tra il Comune di Napoli – assessorato alle Pari Opportunità e le associazioni Arcigay, Arcilesbica, I-ken, Mit Napoli, Associazione Libellula-Circolo Anthias. Protocollo che è, in sintesi, l’insieme delle azioni e dei provvedimenti che il tavolo intende portare avanti per i prossimi tre anni. Tra questi, nell’immediato, una campagna di sensibilizzazione ed informazione tendenti al superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere. Ancora prima, a fine settembre, il tavolo ha indetto una manifestazione nazionale, qui a Napoli, per puntare i riflettori sulla recrudescenza degli episodi di intolleranza e per avviare una serie di azioni in grado di promuovere il superamento delle discriminazioni


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