Articolo del quotidiano della calabria del 03/12/2008
Lotta all’Aids. Fino al 5 presenti stand informativi e un camper per effettuare l’esame dell’Hiv
“Test days” dell’Arcigay all’ospedale dell’Annunziata
di VALERIA SABATINI
NELLA settimana della lotta all’Aids, iniziata il 1 dicembre in occasione della giornata mondiale
contro l’Hiv, l’Arcigay di Cosenza ha organizzato nel piazzale di fronte l’ingresso dell’ospedale civile l’Annunziata uno stand informativo ed un camper per consentire a chi volesse di effettuare
il test Hiv.
I “test days” come sono stati chiamati andranno avanti fino a venerdì 5 dicembre e si rientrano
in una serie di altre iniziative promosse dall’associazione per sensibilizzare eterosessuali e non sul rischio di trasmissione dell’Aids e di altre malattie contagiose attraverso i rapporti sessuali
non protetti.
Nella stessa giornata di ieri infatti oltre allo stand davanti l’ospedale si è tenuto anche un seminario sul tema dell’Aids presso l’Università della Calabria.
A distribuire materiale informativo ed accogliere chi volesse sottoporsi al test che peraltro già
da tempo è possibile effettuare in maniera del tutto gratuita presso il reparto malattie infettive del nosocomio cosentino, c’erano Massimiliano Carvelli segretario dell’Eos Arcigay di Cosenza e la psicologa dell’associazione la dottoressa Emanuela Leone.
Tra curiosità e interesse nella quotidiana fretta di chi ieri è passato per l’ospedale cittadino diverse persone si sono fermate a chiedere informazioni su come effettuare il test o prendere opuscoli e pubblicazioni sulle malattie trasmissibili per via sessuale.
Nonostante da decenni oramai si parli del fatto che abitudini sessuali disinvolte sono tra le principali cause di contagio (così sostiene il quotidiano calabrese! ndr), esiste ancora una diffusa ignoranza e superficiale presa di coscienza da parte dei giovani soprattutto. Senza contare che i tentativi di sdoganare la figura dell’omosessuale sono ancora lontani da una completa accettazione da parte della società, è vero se ne parla molto di più che non quindici anni fa ma come Carvelli conferma “esistono ancora dei tabù che ci impediscono ad esempio di poter discutere di questi aspetti nelle scuole”.
L’Eos Arcigay è presente dal 2001 a Cosenza, di fatto l’unica città calabrese ad avere una sede
dell’associazione. In tutta Italia i circoli sono una quarantina, la cui attività principale è soprattutto la divulgazione di materiale informativo, campagne di sensibilizzazione tese soprattutto a non far diminuire la percezione di pericolo su quello che appena scoperto venne definito il male del secolo.
Oggi infatti la diminuzione della mortalità correlata alla malattia ha contribuito ad una minore
percezione del rischio tra gli adulti e sono anche venute meno le campagne informative in particolare quelle rivolte ai giovani. La settimana di lotta all’Aids arriva a conclusione di un anno importante per l’Arcigay italiana. Per la prima volta l’associazione ha partecipato ad un congresso mondiale a Città del Messico aprendo un percorso nuovo di relazione e di impegno sui temi della prevenzione