Genova, la T-shirt con la lanterna del Pride

  

UNA MAGLIETTA con il logo del Gay Pride. La Lanterna. Primi destinatari del gadget Gianni Plinio e Matteo Rosso, consiglieri regionali di An e Pdl, definiti dall’Arcigay «prima coppia di fatto, in campo politico». La maglietta, con tanto di Lanterna e sfondo arcobaleno, per Gianni Plinio sarà nera. Bianca, invece, per il collega Rosso. La consegna dovrebbe avvenire in settimana. A domicilio. Ovvero: negli uffici della Regione.

«Speriamo di riuscire finalmente a incontrarli – auspica Riccardo Gottardi, segretario nazionale Arcigay – È parecchio tempo che ci proviamo, senza riuscirci. Al di là della consegna della maglietta, che speriamo gradiscano, ci piacerebbe molto riuscire a dialogare sia con Plinio, sia con Rosso. E confrontarci. Anche se poi ognuno rimarrà sulle sue posizioni, naturalmente. Ma uno scambio di idee è sempre utile e positivo». Consegna goliardica, insomma, ma fino a un certo punto. Innanzitutto perché la maglietta – in vari modelli – sarà uno dei molti gadget ideati e preparati in vista del Pride LGBTQI di giugno. Ma anche – e soprattutto – perché sul logo scelto dal Comitato promotore s’è scatenata una mini-bufera politica. Al grido di lesa Lanterna, di proprietà della Marina Militare, dunque sotto l’egida del ministero della Difesa.

Per impedire l’uso del faro simbolo di Genova, Gianni Plinio e Matteo Rosso si sono rivolti al responsabile della Difesa, Ignazio La Russa. Che dovrebbe vietarne o concederne l’uso. Ammesso sia possibile vantare un copyright per così dire monumentale.

Ma i due consiglieri regionali – accomunati all’Arcigay per goliardia, pirotecnica fantasia e capacità mediatica – non si fermano certo al logo. Decisi a dar battaglia su tutto, Plinio e Rosso hanno già un ordine del giorno per il prossimo consiglio regionale. Si appellano al Governatore Claudio Burlando per una nuova battaglia: stavolta contro i gonfaloni. Dopo aver saputo che Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay vorrebbe far aprire il Pride di giugno dal Gonfalone di Genova, Plinio e Rosso chiedono al presidente della Regione che venga impedito. E non soltanto per quanto riguarda il capoluogo. Chiedono a Burlando che venga vietata la possibilità di sfilare a qualsiasi gonfalone dei Comuni liguri.

E le bande musicali locali, pure quelle auspicate da Mancuso? Sulla vicenda, Plinio e Rosso non si sono ancora espressi. Quindi, forse , su questo non ci dovrebbero essere problemi di sorta. Quanto alla t-shirt con la Lanterna, Plinio e Rosso precisano: «No grazie. Le uniche magliette che potremmo indossare, essendo uno genoano e l’altro sampdoriano, sarebbero rossoblù e blucerchiata magari per una partitella di beneficenza». E sulla nascita del duo come coppia di fatto politica, fanno sapere: «Nel privato siamo regolarmente coniugati con due gentili signore, ma in politica siamo agguerrita coppia di fatto contro il Gay Pride, oscena carnevalata».


  •