Milano, immigrazioni e omosessualità

  

Sono passati tre mesi dal seminario nazionale di formazione di Napoli sui temi e sui diritti delle persone omosessuali con retroterra di immigrazione, dedicato agli operatori delle associazioni LGBT. E adesso presentiamo il primo appuntamento dove queste nuove competenze vengono re-investite sul territorio, creando un evento costruito su una rete di collaborazioni tra diverse esperienze.

Arcigay, assieme ad ArciLesbica, agli operatori del Naga (Associazione Volontaria di Assistenza Socio Sanitaria e per i Diritti degli Stranieri e dei Nomadi) e ad un esperto della London Metropolitan University, tratteranno il tema “IO – Immigrazioni e Omosessualità”, analizzando il panorama attuale e discutendo delle future strategie volte a mettere in rete i soggetti della Società Civile con specifiche competenze in materia di immigrazione con le associazioni LGBT.

In Italia l’immigrazione è un fenomeno recente che tuttavia sta raggiungendo percentuali simili a quelle di Paesi con una più lunga storia d’immigrazione. Inizialmente i migranti erano soprattutto maschi con un progetto migratorio a breve termine, ora le comunità straniere sono rappresentate sempre più da famiglie che arrivano col progetto di inserirsi e costruirsi un futuro in Italia.

All’interno di queste comunità, vi sono sempre più persone omosessuali e transessuali, portatrici di bisogni specifici sia rispetto alle comunità etniche di riferimento, sia rispetto alla più ampia comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender italiana.

I migranti LGBT incontrano sul loro percorso di integrazione ostacoli specifici che si aggiungono a quelli normalmente sperimentati dagli stranieri. I servizi rivolti ai migranti molto spesso sono progettati e forniti senza considerare la dimensione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere con la conseguenza di limitare l’efficacia della relazione operatore-utente, depotenziare l’incisività di alcuni interventi (per esempio nel supporto e nell’orientamento) o addirittura avere effetti controproducenti (come le campagne sanitarie per la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale, pensate per stranieri ma che non fanno menzione delle possibilità di contagio tra persone dello stesso sesso).

Dall’altro lato i servizi forniti dalla comunità LGBT sono fortemente collegati al modello culturale di uomo-gay e donna-lesbica occidentali, modelli in cui molti migranti con comportamenti omosessuali non si riconoscono. L’esperienza ha provato che i servizi di informazione, di supporto o di counselling forniti dalle organizzazioni LGBT possono quindi non essere efficaci per i migranti con comportamenti omosessuali.

Infine, una delle principali risorse di informazioni, orientamento e supporto per gli stranieri sono le reti informali interne alle comunità migranti. A causa dei tabù verso i temi dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, molti migranti LGBT non possono contare sulla propria comunità di origine per risolvere determinati problemi o trovare supporto.

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Arcigay, ArciLesbica, NAGA, London Metropolitan University
Convegno
Immigrazioni e Omosessualità

Criticità e aspettative

Milano 21 marzo 2009 h. 15:00
IBRIT – Istituto Brasile Italia
Via Borgogna 3 (Piazza S. Babila, MM1)


Programma

Saluti di benvenuto
Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay
Paolo Ferigo, presidente CIG – Centro Iniziativa Gay, Comitato provinciale Arcigay Milano

Apertura convegno
Domenico Abbate e Diego Puccio, promotori convegno “IO”

Moderatore
Fabio Pellegatta, responsabile sezione cultura del CIG – Centro di Iniziativa Gay, Comitato Provinciale Arcigay Milano.

Interventi

•    Giorgio Dell’Amico, Referente nazionale progetto IO, patrocinato dal Ministero del Lavoro e della Solidarietà Sociale:
Inquadramento sul tema Immigrazione e omosessualità

•    Italo Siena, Formatore Naga-onlus, Associazione Volontaria di Assistenza Socio Sanitaria e per i Diritti degli Stranieri e dei Nomadi:
L’immigrazione e i diritti sanitari degli immigrati

•    Eugenio Losco, avvocato penalista:
I diritti degli Immigrati

•    Nicola Mai, London Metropolitan University, Istitute for the Study of European Transformations:
(Omo)sessualita’ mobili e prostituzione maschile: implicazioni per l’intervento sociale

•    Gloria Valentini, Gruppo Cabiria, Naga-onlus, Associazione Volontaria di Assistenza Socio Sanitaria e per i Diritti degli Stranieri e dei Nomadi:
Immigrazione e Transessualità

•    Helen Ibry, segretaria nazionale ArciLesbica:
Le lesbiche, tra accettazione e differenza

Dibattito e riflessioni finali

(foto Fusion68k – flickr.com)


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