Tribunale di Venezia su matrimonio coppie gay

  

Roma, 16 lug (Velino) – "In merito all’ordinanza con la quale il tribunale di Venezia ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del divieto per una coppia dello stesso sesso di potersi sposare, il Consiglio nazionale di Arcigay (che si è riunito domenica scorsa) auspica che la Corte accolga l’ordinanza e ha chiesto alla segreteria nazionale di intraprendere tutte le iniziative che riterrà opportune per sostenere l’esito favorevole del giudizio della Corte". Lo si legge in una nota dell’associazione, che prosegue: "Probabilmente entro un anno la Corte Costituzionale si dovrà pronunciare rispetto al fatto che a coppia gay, che è stata assistita dall’avvocato Francesco Bilotta della Rete Lenford e dall’associazione radicale Certi Diritti, sia stato negatodall’ufficiale di Stato Civile del Comune di Venezia l’iscrizione al registro delle coppie sposate. Infatti, il tribunale di Venezia, il 3 aprile 2009, hasospeso il giudizio appellandosi al parere della Corte Costituzionale".

"L’iniziativa intrapresa – sottolinea Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay –sollecita tutto il movimento lgbt italiano a dispiegare un’azione di corretta informazione e di sostegno rispetto alla necessità che in questo paese ai cittadini omosessuali siano riconosciuti pari diritti e pari doveri. L’uguaglianza e la libertà, valori non negoziabili in tutte le democrazie mature, vanno affermati con determinazione e serietà. Per queste ragioni Arcigay dall’autunno dispiegherà una campagna sociale e culturale a sostegno dell’ordinanza, e più in generale di affermazione della dignità e della paritàdi tutte le persone e le coppie gay e lesbiche".


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