CENTRALINO NAZIONALE

  

Proposta di Ordine del Giorno
XIII Congresso nazionale Arcigay
12-14 febbraio 2010

Ho lavorato per un paio d’anni alla Gay Help Line di Roma, quella col numero verde nazionale, e mi sono reso conto che la parte collegata alla salute era altamente problematica per l’impossibilità di conoscere le strutture cui inviare gli utenti sul territorio nazionale, lo stesso capitava anche per il counselling giuridico e psicologico, ma la salute ha una necessità di intervento a volte rapidissimo, ad es. per un rapporto non protetto che deve trovare una struttura dove ricevere la cura preventiva, a questo a Roma come nella classica Canicattì.


Il mio ordine del giorno chiede di istituire un centralino nazionale VERO, non locale come finora avvenuto, utilizzando il numero attuale, 800.713.713 facilmente memorizzabile e già pubblicizzato a livello nazionale tramite trasmissioni televisive.
I consulenti professionali gratuiti trovati dai vari Arcigay locali, contattabili da un centralino nazionale che rinvia la chiamata a volontari in molte zone d’Italia in orari prefissati ma ampi, opererebbero con un protocollo approvato da Arcigay Nazionale.

Il servizio di counseling nazionale va affidato all’attuale gruppo che fà capo ad Arcigay Roma, per la capacità di formare in tempi brevi il personale volontario di primo contatto dimostrata in anni di lavoro.
I numeri locali, benemeriti ma presenti in poche zone già privilegiate per ragioni di reddito, andrebbero integrati nella struttura nazionale per non perdere le esperienze acquisite localmente.

In pratica le telefonate affluirebbero all’800.713.713 che, dopo un ascolto delle necessità dell’utente, rinvierebbe localmente la chiamata su cellulari o fissi a seconda dei casi, con successivo trattamento della richiesta solo localmente.

La Regione Lazio già paga con la Provincia di Roma un servizio raggiungibile da tutt’Italia, ma con i limiti che ho detto, sarebbe una razionalizzazione di spese e risorse, oltre che un punto di aggregazione diverso rispetto ai locali di intrattenimento.

Claudio Mori (Roma)


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