La popstar sarà nella capitale sabato 11. Decisivo nella trattativa, l’intervento dell’ambasciata Usa a Roma e del Dipartimento di Stato Usa. Gli organizzatori: “Gli Stati Uniti hanno accolto le istanze della comunità Glbt italiana”. Un corteo alle 17 in piazza dei Cinquecento, l’artista sul palco del Circo Massimo alle 21
di MARCO PASQUA
ROMA – C’è voluto l’intervento del Dipartimento di Stato americano, ma alla fine Lady Gaga chiuderà l’evento conclusivo dell’Europride, il prossimo 11 giugno. La conferma ufficiale è arrivata stamattina dopo che organizzatori e casa discografica hanno perfezionato l’accordo per portare la star nella capitale. Decisivo, nella trattativa, il ruolo svolto dall’ambasciata americana a Roma, che da subito ha preso a cuore le istanze della comunità Glbt italiana. Pochissimi i dettagli che trapelano sulla performance della cantautrice di origine italiana: farà sicuramente un discorso sui diritti negati alle persone omosessuali e, quasi certamente, canterà l’inno alla diversità Born this way, accompagnata sul palco dal suo corpo di ballo.
“Sono felice di apprendere che Lady Gaga abbia accettato di partecipare all’EuroPride 2011 di Roma. Lady Gaga è un’attiva promotrice dei diritti della comunità Lgtb, che noi riteniamo molto importanti. Come il segretario Clinton ha spesso sottolineato, ‘i diritti umani sono diritti dei gay e i diritti dei gay sono diritti umani.’ Sono orgoglioso che un’artista italo-americana di questa levatura venga a Roma e attendiamo con curiosità il concerto”, ha detto l’Ambasciatore americano David H. Thorne.
Le voci sulla possibile presenza della regina della trasgressione avevano iniziato a rincorrersi nella giornata di sabato. Per 48 ore, è stato un susseguirsi di mezze ammissioni e parziali correzioni. “Canterà”, “sfilerà soltanto”, fino a quelli che parlavano di “una bufala creata ad arte per pubblicizzare l’Europride”. “La trattativa è quasi chiusa, chi parla di una nostra trovata pubblicitaria dimostra di non averla seguita”, dicevano ieri con fermezza gli organizzatori, capitanati da Rossana Praitano, presidente del Mario Mieli, e Paolo Patané, presidente di Arcigay. Certi ormai di riuscire ad assicurarsi quella che la rivista Forbes ha recentemente definito la celebrità più influente al mondo.
Stamattina la nota ufficiale con la quale si conferma quanto anticipato ieri: “Comitato Roma Euro Pride 2011 e Universal Music Italia sono lieti di annunciare la partecipazione di Lady Gaga alla parata finale dell’Euro Pride che si terrà sabato 11 giugno al Circo Massimo a Roma”. Una nota che, ovviamente, non pone fine alle indiscrezioni sulla sua performance. “Salirà sul palco e canterà Born this way”, fa sapere una fonte qualificata che conferma anche il particolare del suo intervento. Un discorso che, dato il calibro del personaggio e la sua innata tendenza alla trasgressione, farà certamente discutere. C’è anche la possibilità che decida di sfilare in testa al corteo, anche se, in questo caso, le misure di sicurezza dovranno essere commisurate al calibro del personaggio. Si ragiona anche sul numero dei partecipanti al corteo finale: se, in un primo momento, l’obiettivo degli organizzatori era tra il mezzo milione e il milione di persone, adesso, fanno sapere, “il dato è destinato a raddoppiare”, fino a sfiorare i due milioni.
A svolgere un ruolo chiave, nella febbrile trattativa conclusasi ufficialmente stamattina, è stato l’ambasciatore americano a Roma, David Thorne. Dopo che gli organizzatori dell’Europride si erano messi in contatto con Thorne, illustrandogli tutti i problemi che la comunità Glbt italiana sta vivendo – a cominciare dalla mancata approvazione della legge contro l’omofobia portata avanti dalla deputata del Pd Paola Concia – questi ha preso carta e penna e ha inviato una lettera a Lady Gaga. “Una missiva molto intensa”, dice Paolo Patanè, presidente di Arcigay. Successivamente è entrato in gioco anche il Dipartimento di Stato, qualcuno ha persino fatto il nome di Hillary Clinton.
Da ieri, i fan da tutta Italia (e non solo) hanno già annunciato, sui social network, di voler venire a Roma in massa fin da venerdì per godere di questo mini-concerto, totalmente gratuito. Da qualche ora, il sito ufficiale di Europride risulta inaccessibile per l’elevato numero di contatti. La stampa internazionale ha iniziato a muoversi, per raccontare quello che, a questo punto, è destinato a diventare un evento internazionale.
L’arrivo di Lady Germanotta, insieme al suo corpo di ballo, è previsto nella stessa giornata dell’11 giugno. Insieme a lei, un nutrito staff – inclusi i tecnici che dovranno occuparsi di mettere a punto i dettagli tecnici, sul palco. L’esibizione – tenuto conto che il corteo partirà da piazza dei Cinquecento alle 17, per arrivare alle 20.30 al Circo Massimo – dovrebbe avvenire intorno alle 21. Subito dopo, lascerà la capitale con un jet privato: nessun pernottamento a Roma.
“La sua presenza ha un valore enorme – dice Patané – e il merito è del governo degli Stati Uniti che è stato molto disponibile nel trasmettere le nostre istanze a Lady Gaga. Un’artista che non è una testimonial qualsiasi. E’ il più grande personaggio musicale del mondo e, nel puntare su di lei, non abbiamo fatto solo una valutazione mediatica. Ci siamo, infatti, basati sulla sua militanza, che le conferisce una credibilità assoluta come testimonial autentica, sul tema dei diritti civili e Glbt”.