MILANO «LE DICHIARAZIONI di Pisapia in radio in occasione dell’anniversario della vittoria elettorale sono l’espressione del metodo adottato da un’amministrazione consapevole che si risponde dell’operato agli elettori e si lavora nel bene di tutta la cittadinanza e non in funzione di dogmi o credi parziali e o per l’arrivo di ospiti illustri. Ribadiamo la nostra convinzione che la famiglia è un’istituzione umana e non divina e per tanto le regolamentazioni che la riguardano devono seguire l’evoluzione culturale, storica e antropologica, non il volere di una confessione religiosa». E’ quanto si legge in una nota di Arcigay Milano, che prosegue: «Ricordare gli impegni presi con la volontà di portarli a termine, soprattutto a due giorni dall’arrivo del professor Ratzinger è un segno di coerenza e indipendenza non scontato, vista la media dei politici italiani. Nell’attesa che l’iter in Consiglio Comunale faccia il suo corso chiediamo di poter formalizzare interventi mirati di lotta all’omofobia e di supporto verso gli aggrediti per motivi omofobici, vera annosa emergenza».
Arcigay: bene il sindaco ma ora un segnale sulla lotta all’omofobia
Questo articolo è stato scritto il 31 maggio 2012.
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