LO SCRITTORE americano Richard Zimler (nella foto), con otto romanzi tradotti in 15 lingue (di cui quattro pubblicati anche in Italia) all’attivo, domani, alle ore 18.30, fa tappa nel suo breve tour italiano al Lo Spazio di via dell’Ospizio a Pistoia per presentare il suo nuovo romanzo, «Gli anagrammi di Varsavia», edito da Piemme: un’indagine dura e avvincente, ambientata nel ghetto ebraico nel 1941, dove la sete di giustizia è più forte del dolore. Un noir coinvolgente che si conclude con la fuga dai nazisti di due amici ormai anziani: il protagonista Erik e Izzy, suo vecchio amico omosessuale. Lo scrittore tedesco-italiano Bert d’Arragon intervista l’autore newyorkese di famiglia ebraica, che vive da 20 anni in Portogallo e ha scritto romanzi molto controversi incentrati non solo sull’Olocausto e sull’antisemitismo durante la storia, ma anche su altri problemi sempre attuali, come il rapporto tra ebrei e palestinesi oggi, sul razzismo, sull’Aids, sull’identità sessuale e di genere e sulla positiva convivenza di popoli, razze e diversità. Intervengono Roberto Barontini, presidente dell’Istituto storico della Resistenzaa, promotore dell’intervento, e Matteo Marliani, fondatore di Arcigay Pistoia. L’evento si inserisce nell’ambito del giorno internazionale contro l’omofobia, che è anche la vigilia dell’anniversario della distruzione della grande sinagoga di Varsavia proprio il 18 maggio del 1943.
Pistoia. Richard Zimler presenta allo Spazio «Gli anagrammi di Varsavia»
Questo articolo è stato scritto il 17 maggio 2012.
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