Questo articolo è stato scritto il 27 maggio 2012. Alcuni contenuti potrebbero non essere più validi o disponibili
SALERNO-Un corteo colorato e scanzonato quello del Gay Pride che ha sfilato questo pomeriggio per le strade di Salerno. Almeno tremila secondo gli organizzatori (e duemila per la Questura) le persone giunte non solo da tutta la Regione, ma anche dalla Sicilia, dalla Puglia, da Torino e da altre parti d’Italia.
Madrina dell’evento Vladimir Luxuria che, dal palco di piazza Amendola, ha detto: ‘‘Quello di oggi e’ l’esempio del Sud migliore, alla faccia dei leghisti che dicevano che noi distruggevamo le famiglie, mentre loro stavano distruggendo l’Italia, dando persino soldi ai figli. Oggi, sfilando in migliaia, abbiamo dimostrato di avere la forza di sentirci felici, felici di quello che siamo”. A scaldare la folla anche il giornalista e scrittore Alessandro Cecchi Paone, presente gia’ in mattinata alla Libreria Guida di Salerno per presentare il suo libro ”Il campione innamorato – Giochi proibiti dello sport”.
‘Mi sento – ha detto – un salernitano di adozione, quindi mi farebbe piacere, sempre se i dirigenti del Salerno Calcio mi vorranno accontentare, di poter entrare in campo alla fine di qualche partita e vedere la reazione dei tifosi dinanzi ad un gay. In seconda istanza, mi piacerebbe poter entrare in uno spogliatoio e fare la doccia con i giocatori. Porterei pure la saponetta e la farei anche cadere. Questo per far capire che non accadrebbe nulla perche’ noi gay viviamo una vita normale, frequentiamo palestre, spogliatoi, e qualsiasi luogo che appare inaccessibile per chissa’ quale preconcetto”.
Tante associazioni, tante bandiere si sono fuse e confuse all’interno di quella enorme fiumana di gente. C’erano – tra gli altri – il senatore Alfonso Andria, gli assessori Gerardo Calabrese ed Ermanno Guerra, vari consiglieri comunali e il sindaco di Sicignano degli Alburni, Alfonso Amato, l’associazione Famiglie Arcobaleno, I Radicali, l’Associazione Luca Coscioni, i Giovani Democratici e l’associazione ‘‘Mondi Sospesi” di Napoli, un gruppo di credenti omosessuali nel quale confluiscono anche molti salernitani. ‘‘E’ stata – ha aggiunto Antonello Sannino, portavoce di Salerno Campania Pride – una giornata di festa. Con allegria e dignita’ siamo riusciti a scendere in piazza e manifestare chi siamo. Tra la folla ci sono i miei genitori qui stasera e questo per me e’ un motivo di grande gioia. Averli accanto e’ stato per me fondamentale”. Ha urlato, invece, il suo ”no”, seguito da un coro di migliaia di persone, contro ogni discriminazione, il Presidente nazionale di Arcigay, Paolo Patane‘ il quale ha ricordato anche la strage di Brindisi dove e’ stata uccisa la giovane Melissa e ha detto che ”da oggi nessuno si deve sentire piu’ solo”. Di vicinanza ha parlato anche il Presidente del Coordinamento Campania Rainbow, Fabrizio Sorbara il quale ha spiegato che ‘‘questo Gay Pride e’ nato come un figlio. Lo abbiamo visto crescere giorno dopo giorno grazie all’aiuto di tanti, etero e gay. Da oggi nessuno di noi deve avere la sensazione di essere nell’ombra perche’ ognuno di noi puo’ contare su questa grande e meravigliosa comunita”‘.
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