Associazioni gay in tackle «Rimandatelo a casa»

  

Unanime la reazione di sdegno delle associazioni di persone omosessuali alle parole del calciatore Antonio Cassano sui gay in Nazionale. C´è anche chi suggerisce a Prandelli di non convocarlo per le prossime partite di Euro 2012. Furioso Franco Grillini: «Da tempo andiamo dicendo che il calcio e un po´ tutto lo sport dei prof, è giacimento di maschilismo e volgare machismo che poi concretamente si traduce in omofobia appunto da stadio. Lo stesso Prandelli aveva parlato di omofobia nel calcio come vero e proprio razzismo. Ora Cassano e le sue esternazioni: dovrebbe come minimo scusarsi e magari il ct dovrebbe lasciarlo a casa dai giochi europei». Richiesta che giunge anche da Andrea Maccarone del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli: «Chi manifesta odio verso gli altri non può rappresentarci degnamente in Nazionale». A Prandelli Imma Battaglia chiede di «dare a Cassano lezioni di civiltà». Cassano, secondo il portavoce del Gay Center Fabrizio Marrazzo, «meriterebbe quanto meno un´ammonizione se non un´espulsione dagli Europei. Ci conforta che invece il ct Prandelli la pensi diversamente». E parla di «Cassano choc» Paolo Patanè, presidente di Arcigay, che invita il campione a «fare una scelta di coraggio civile e diventare testimone della lotta all´omofobia e al razzismo nel calcio».
Reagisce con l´ironia invece Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia: «È un vero conforto ascoltare questi adorabili ragazzotti lanciarsi in analisi alla loro portata, soprattutto quando queste sono necessarie per salvaguardare il buon nome del mondo calcistico. Al ct Prandelli consigliamo di scusarsi per le sue fastidiose parole su impossibili calciatori gay e contro l´omofobia. È una vergogna che dirigenti di tale responsabilità tentino di insozzare un ambiente per fortuna ancora così maschio e virile. Grazie Cassano di esistere!».


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