Pisa. Il Comune aderisce al Toscana Pride

  

Oggi verrà issata sul ponte di Mezzo la bandiera arcobaleno, si firma il testo delle associazioni Lgbt
PISA Questa mattina sul ponte di Mezzo sventolerà la bandiera Arcobaleno, simbolo delle battaglie per i diritti gay in tutto il mondo. Con questo gesto il Comune aderisce al Gay Pride regionale, che si terrà il 7 luglio a Viareggio. Una adesione di cui il Coordinamento dell’iniziativa è particolarmente contento. La data di oggi celebra l’anniversario della nascita del movimento gay mondiale. Prima che venga issato il vessillo, alle 10.30, a palazzo Gambacorti, nella sala regia, le Associazioni Lgbt, cioè gay, lesbiche, bisessuali e transgender, presenteranno il documento sul Toscana Pride. Interverranno col sindaco, Marco Filippeschi, il presidente dell’Arcigay di Pisa, Giacomo Guccinelli, la presidente di Arcilesbica, Carlotta Monti, quella del Consultorio Transgenere, Regina Satariano, il presidente di Agedo Toscana, Marco Buzzetti, e l’assessore comunale alle pari oppoirtunità, Marilù Chiofalo. Coordinerà Alessio De Giorgi, direttore di Gay.it. «Per il terzo anno consecutivo – commentano gli organizzatori dell’iniziativa – il sindaco Filippeschi isserà sul Ponte di Mezzo una bandiera arcobaleno. È la bandiera del movimento lesbico, gay, transessuale e queer, una bandiera che ricorda discriminazioni passate e recenti, che reclama diritti e piena cittadinanza. Quest’anno però, quello che poteva sembrare un gesto “solo” simbolico sarà accompagnato dalla sottoscrizione del documento del Toscana Pride, un testo articolato che per il movimento gay è un punto d’arrivo importante, con richieste mirate sulla parificazione dei diritti e la tutela del benessere delle persone gay e dei loro figli. Accogliamo con grande piacere questa adesione forte, che a Pisa è suggellata a ridosso di un evento tradizionalmente importante qual è il Gioco del Ponte. Con questo gesto si riconosce l’importanza sociale e culturale di una comunità di migliaia di cittadini, persone che a Pisa sono nate o che da Pisa sono state accolte. Nelle richieste importanti di estensione dei diritti e della cittadinanza che la nostra comunità porta avanti, si annidano buone prassi e critiche costruttive che, anche in un momento di crisi e difficoltà dei bilanci pubblici, promuovono nuovi modelli di convivenza e confronto, stimolano nuova civiltà».


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