Scontro Dorigatti-Cogo L’Arcigay: «Avanti da soli»

  

TRENTO Approvata in un’aula infuocata, la legge sulle pari opportunità resta al centro dello scontro. Ieri mattina si è vissuto uno strascico in consiglio provinciale, con un botta e risposta tra il presidente Bruno Dorigatti e la consigliera del Pd Margherita Cogo. Quest’ultima, tra le promotrici della legge, mercoledì in aula era stata apostrofata da Nerio Giovanazzi durante il dibattito. «Stronza», le avrebbe detto il consigliere secondo diversi testimoni. L’interessato ieri si è difeso dicendo di essersi riferito non alla collega ma a ciò che stava dicendo. A inizio seduta Dorigatti ha richiamato i consiglieri al rispetto delle persone e dell’aula, esprimendo preoccupazione per quanto accaduto e definendo «inaccettabili» certi comportamenti. Secca la replica di Cogo:«Un richiamo generico, mentre c’è chi ha offeso e chi ha subito. L’insulto lo hanno sentito tutti, lei presidente non ha saputo mantenere il decoro dell’aula». La consigliera ha dato mandato a un legale di sporgere querela nei confronti di Giovanazzi e a breve si riunirà l’Ufficio di presidenza che valuterà eventuali sanzioni nei confronti del consigliere (che rischia un turno di stop dalle sedute). Intanto le associazioni omosessuali, deluse dalla legge appena approvata, annunciano l’avvio di una raccolta firme (ne servono 2.500) per una legge di iniziativa popolare contro le discriminazioni per orientamento sessuale nella scuola, nella sanità e sui luoghi di lavoro. «Questa legge – accusano Diego Ammirabile (Arcigay) e Michela Papette (Arcilesbica) – è nata vecchia, con la gravissima lacuna di non contemplare la discriminazione per orientamento sessuale. La politica è distante, non capisce che la società su questi temi è già pronta, e quindi ci attiviamo noi, per promuovere un dibattito culturale. Ci sono Regioni che hanno già approvato delle leggi e in Alto Adige si è fatta una campagna contro l’omofobia».(ch.be.)


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