Il papa, dopo le surreali dichiarazioni antigay dei giorni scorsi contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ha rincarato la dose quest’oggi sostenedo che i matrimoni tra persone dello stesso sesso rappresentano niente di meno che la dissoluzione della “dignità umana”.
Nonostante da più parti sia stata rilevata l’assurdità e la pericolosità di tali affermazioni, e la loro totale non corrispondenza con la realtà, il pontefice ha deciso di rincarare la dose.
Nell’impossibilità di dare coerenza alla propria incoerenza non resta a questo pontificato che ripetere ossessivamente le stesse litanie, nel tentativo di raggranellare qualche consenso nel fondamentalismo.
A noi non resta che rilevare con tristezza che queste dichiarazioni, unite a quelle di ieri del vescovo emerito di Senigallia Odo Fusi Pecci su Vendola e cioè “Vendola non è cattolico affatto e vive, secondo la nostra visione, da pervertito” , danno il via alla campagna elettorale di Oltretevere e alla tradizionale interferenza delle gerarchie cattoliche nella vita politica italiana.
E’ una china davvero pericolosa, che dovrebbe fare riflettere i tanti cattolici adulti che tra poco andranno al voto che dovranno valutare con attenzione anche tematiche come i diritti e le libertà per tutti, al di là delle vette di surrealismo teologico prenatalizie a cui stiamo assistendo.
Flavio Romani, presidente di Arcigay