ll Comitato Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno” festeggia un anno di vita con un evento molto importante. Infatti, il team composto da Arcigay Arezzo, Arci Arezzo e Sprar Arezzo sono riusciti a supportare la richiesta di asilo di un giovane al quale oggi è stato riconosciuto lo Status di rifugiato per motivi legati all’orientamento sessuale. Alcuni mesi fa il ragazzo si era rivolto al Comitato Arcigay Arezzo per chiedere aiuto, poichè nel suo Paese veniva discriminato a causa del proprio orientamento sessuale al punto di dover fuggire per salvarsi. Dopo essere stato ascoltato dalla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale,al giovane è stato riconosciuto il diritto a ricevere protezione dall’Italia. Adesso il ragazzo è seguito dallo Sprar – Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati –. Il progetto, di cui è capofila il Comune di Arezzo, si occuperà di accompagnarlo nel suo processo di integrazione, fornendogli vitto, alloggio, supporto nper eccedere al mondo del lavoro e nella ricerca di un’occupazione. Talvolta si è costretti a fuggire dalla propria Patria anche per l’orientamento sessuale. Comunque, grazie all’attività legislativa dell’Unione Europa, questo tipo di discriminazione è ormai espressamente riconosciuta come forma di persecuzione. Invece, in alcuni paesi del mondo, come Yemen, Emirati Arabi e Iran, l’omosessualità ancora è punita addirittura con la pena di morte, e è di questi giorni la proposta di una legge simile anche in Uganda.
Discriminato per il proprio orientamento sessuale, si salva grazie all’Arcigay di Arezzo
Questo articolo è stato scritto il 20 dicembre 2012.
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