Reggio Emilia. Arcigay: «Il Comune faccia di più contro l’omofobia»

  

REGGIO «Siamo consapevoli che il problema si può risolvere solo con una legge nazionale, ma siamo anche contenti perché se ne comincia a parlare». Fabio Astrobello, presidente di Arcigay Reggio e responsabile nazionale Diritti Civili Giovani Democratici, accoglie la proposta dell’istituzione di un Regolamento delle unioni civili con interesse. Potrà questo Regolamento promuovere i diritti degli omosessuali? «Oltre ad aiutare a mettere ordine a livello locale, mi augura che questo regolamento rappresenti una ulteriore spinta perché il Parlamento approvi una legge sulle unioni civili. Noi siamo favorevoli ai matrimoni gay ma siamo pronti a confrontarci». La mozione vi trova quindi d’accordo? «E’ un’iniziativa che va nella direzione giusta ma dall’amministrazione comunale di Reggio, con la quale abbiamo stipulato da anni una convenzione, ci aspettiamo di più». Che cosa, in concreto, vi aspettate dal Comune? «Chiediamo che si impegni concretamente contro ogni forma di omofobia e discriminazione. A causa dei tagli il contributo che ora abbiamo dal Comune si è ridotto di oltre il 70 per cento. E’ comprensibile. Ma va sottolineato che, come Arcigay, siamo l’unico presidio sul territorio. Siamo gli unici a rappresentare un servizio al quale si può rivolgere per esempio chi ha subìto discriminazioni. Abbiamo un consultorio dove due volte alla settimana si può contare sulla presenza di uno psicoterapeuta. Quindi va bene il Regolamento ma Reggio città delle persone deve essere città di tutte le persone».(c.c.)


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