Torino. “Siete gay” Cacciati dal locale

  

di FABRIZIO ASSANDRI

Galeotto fu il karaoke. Una serata con gli amici, un gioco di sguardi, un bacio. Poi una sequenza finita con insulti, la cacciata dei «froci» dal locale, l’arrivo della polizia.

È successo sabato sera al «Vox» di via Cumiana. «Ero uscito con mia sorella e due amici per una serata tranquilla», racconta D., universitario ventenne. Al locale conosce F., con cui si lancia in un ballo, durante il quale scatta un bacio. «A quel punto è arrivata una cameriera, che ci ha detto che non era il luogo adatto». I due continuano a ballare. «Ma uno dei gestori mi ha preso per un braccio e mi ha detto “finocchio, vattene” e ci ha spinti fuori dal locale».

I giovani chiamano la polizia. Gli agenti prendono le generalità dei presenti e invitano i due a sporgere denuncia. Al telefono del Vox risponde Renato, uno dei soci: «Si baciavano davanti a minori e famiglie, non vedo perché non dovessero essere accompagnati fuori. E poi non li abbiamo neanche presi a calci né gli abbiamo messo le mani addosso». Bontà sua. Però Renato accusa: «Avevano le mani nelle mutande». Ma gli interessati negano.

«Una storia odiosa dice il presidente di Arcigay Torino, Marco Giusta . Li denunceremo per violenza privata. Se ci fosse una legge contro l’omofobia saremmo più tutelati».


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