Car* tutt*,
approfitto delle feste (e delle ferie) per mandarvi un bilancio degli ultimi mesi di attività del circolo Arcigay Torino Ottavio Mai. Mi limito alle iniziative degli ultimi sei mesi, perché quelle precedenti sono già state illustrate nel congresso provinciale di ottobre (in quel periodo, tra l’altro, era più semplice avere un contatto diretto con l’associazione perché la sede aperta in via Balbo lo consentiva).
Partiamo proprio da questo, ovvero dalla sede. Quella in via Balbo non c’è più, per motivi ovviamente non dipendenti dalla nostra volontà o dalla nostra gestione. Nell’urgenza, che perdura, abbiamo ovviato tornando a quanto facevamo precedentemente, ovvero quando la nostra sede era al TYC, e le attività erano sparse in giro.
Abbiamo avviato una collaborazione con la Sauna 011 – molto positiva – che ci permette di fare alcune riunioni ed eventi, come il cineforum o il “Consiglio dei Gruppi”. Nel frattempo ci siamo mossi con le istituzioni, riscontrato apertura e sostegno.
In particolare, grazie al “Progetto Aria” di cui parleremo oltre, ci siamo impegnati a gestire i locali comunali di via Palazzo di Città 11, che permetteranno gli incontri dei gruppi Giovani, Scuole e Accoglienza. Ma soprattutto, ci siamo attivati presso la Città di Torino perché ci venga assegnata una sede propria. La buona intenzione c’è, ma occorre attendere i bandi di assegnazione del prossimo anno. Intanto abbiamo avviato collaborazioni con altre realtà, e a breve daremo riscontro in tal senso.
A livello nazionale, dopo l’esperienza importantissima e vitale del congresso (uso non a caso il termine vitale perché era in gioco la stessa sopravvivenza dell’associazione), Arcigay è ripartita con un nuovo spirito e un nuovo mandato, centrato su quattro chiari obiettivi: uguaglianza, salute, lotta a tutte le discriminazioni, coming out. Questi quattro macro-obiettivi innerveranno l’azione coordinata degli oltre cinquanta comitati territoriali, e ispireranno Arcigay nel rapporto con il panorama associativo e istituzionale italiano e internazionale.
La battaglia politica più importante è e resta quella per il matrimonio. Lo abbiamo deciso assieme, a livello nazionale, raccogliendo le istanze di tutti. Questo obiettivo è il cardine per riuscire a ottenere, finalmente, qualche risultato, tenendo alta il più possibile l’asta delle richieste nei confronti delle istituzioni e della politica in generale.
Non ci pare un obiettivo irraggiungibile: oggi infatti non si dibatte più sul tema “unioni sì o unioni no”, ma piuttosto di “unioni o matrimonio”. Questo fondamentale passo in avanti è dovuto, almeno in larga parte, all’azione del Movimento LGBT, ed in particolare all’insistenza di associazioni come la nostra.
Ma esistono anche nuovi orizzonti politici che abbiamo il dovere di affrontare, e in particolare quelli di respiro internazionale, come ad esempio la battaglia per fermare la legge mortifera in Uganda che condannerebbe a morte molte persone solo per il fatto di essere gay e sieropositivi o simili. Stiamo iniziando a percorrerli, e abbiamo presentato in consiglio comunale a Torino e in altri comuni della provincia un ordine del giorno che condanna l’approvazione della legge.
E nel frattempo cosa accade a livello locale? Facciamo un giro tra i vari gruppi del circolo.
Il gruppo Scuole, solo nell’ultimo mese, ha visitato oltre sei istituti, in Torino e anche fuori città, portando i ragazzi e ragazze a discutere di tematiche come la discriminazione, il bullismo, l’omo e transfobia, i diversi orientamenti sessuale (tutti), l’identità di genere, e la cultura machista e maschilista italiana etc.
Gibilterra, il programma radiofonico su Radio Beckwith, continua i suoi programmi settimanali di approfondimento, intrattenimento e musica a tutto tondo, con una redazione che lavora alle spalle per permettere la messa in onda. Su questa trasmissione abbiamo anche pensato futuri scenari importanti, tra cui la possibile messa in rete a livello nazionale tramite la compartecipazione ad altre realtà connesse con Arcigay come radio Deegay o simili.
Il gruppo Cultura continua con le presentazioni di libri (Pagine LGBT alla Legolibri) e i cineforum, ed ha avviato una partnership con il Teatro Araldo per la rassegna “Va tutto bene Madama la Marchesa”. Appena avremo sistemato la questione sede o luogo dove rilanciare le attività, si aggiungeranno altri momenti di dibattito e incontro.
Inoltre, a novembre scorso, abbiamo lanciato un’iniziativa culturale importantissima assieme al Museo del Cinema e al Festival del cinema LGBT, sponsorizzati dall’ass. 011 Sauna Club, dal Gruppo Pegaso di Catania e dal Coordinamento Torino Pride LGBT, rispolverando le opere cinematografiche di Ottavio Mai. Abbiamo così dato vita a CINEMAI, due giorni continui di proiezioni a titolo totalmente gratuito (nel senso che ci siamo accollati la gran parte delle spese per dare la possibilità di partecipare a chiunque).
Il servizio Accoglienza continua ad ascoltare e mettersi a disposizione delle decine e decine di persone che ogni mese si mettono in contatto con noi per avere conforto, consiglio, qualcuno che li ascolti, o per denunciare episodi orribili che spesso non vengono dati in pasto ai giornali per tutelare le persone che li hanno subiti. A breve lanceremo una chiamata per nuovi volontari e volontarie, ed avvieremo le necessarie iniziative di formazione per chi intende far parte del gruppo.
Il gruppo Psicologico ha iniziato la collaborazione con il “Progetto Aria”, un servizio di ascolto e “counseling” organizzato dalla Città di Torino, che ci vede come partner in seguito al bando a cui abbiamo partecipato la scorsa estate. Lo scopo del servizio è di raccogliere il disagio giovanile e di fornire risposte personali ai ragazzi che si presentano. L’impegno di Arcigay sarà quello di dare supporto e consulenza sulle tematiche dell’orientamento sessuale, e di seguire particolarmente i giovani che intendono affrontare questi temi. Ma il gruppo Psicologico va oltre, e si appresta anche a dare consulenza, attraverso attività di formazione e “supervisione” all’esterno di Arcigay Torino, ma anche all’interno. A partire da gennaio, è prevista una serie di incontri di supervisione, “obbligatori” per coloro che svolgono attività nei vari gruppi, per sostenere chi fa attivismo e vi dedica il proprio tempo e le proprie risorse. Si avvia così facendo un circolo virtuoso per “prendersi cura” di chi “si prende cura” dell’associazione.
Il Gruppo Giovani continua a fornire un servizio, unico sul territorio, di crescita individuale e di gruppo, di accrescimento e arricchimento individuale e collettivo, nel quale si macinano esperienze e valori, tematiche personali e più ampie, connesse con l’essere LGBT. Ma soprattutto continua ad essere un’esperienza di “gruppo dei pari”, importantissima e vitale durante il percorso adolescenziale.
Lo Spazio Donne offre alternative di incontro, svago e aggregazione in modo originale rispetto al panorama torinese. E’ anche uno “spazio” di riflessione e discussione, in cui ciascuna porta il proprio vissuto e le proprie necessità, e dal quale scaturiscono proposte e azioni. Da quest’anno, tra gli appuntamenti mensili del Gruppo Cultura, due sono dedicati alle donne: uno all’interno del cineforum e uno nelle presentazioni librarie.
Il Gruppo Salute, oltre alla giornata di approfondimento per il 1° dicembre, sta per lanciare un progetto specifico sull’HIV per sensibilizzare e indagare sulla realtà locale, facendo centinaia di test rapidi a campione (insieme alla Consulta Nazionale AIDS/HIV e all’Ospedale San Raffale di Milano); andando a parlare nelle scuole (insieme alla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni, alla Provincia di Torino e al CTP) su argomenti come prevenzione e sessualità, e costruendo approfondimenti sugli standard di salute e benessere dei soci e delle socie a rilevanza nazionale. Quando questi progetti saranno adottati (e grazie all’ottima accoglienza ricevuta pensiamo proprio che sarà così) garantiranno un balzo in avanti del panorama “ricreativo” dell’associazione. Infine, sempre nell’ambito della formazione, è attivo un progetto su “primo soccorso e servizi sanitari” (condotto insieme ad ANPAS Piemonte), attraverso il quale sono stati formati 730 ragazzi e ragazze nelle scuole di Torino e provincia su prevenzione e sessualità, che prevede la distribuzione di materiale realizzato anche internamente.
Il Gruppo Eventi, oltre ad essere “l’unità di supporto diretto” alle iniziative anche degli altri gruppi, costruisce situazioni aggregative come L’Altra/Sponda, dove chiunque è benvenuto. Sono occasioni per incontrarsi informalmente, conoscersi, divertirsi, creare contatto e comunicazione, ed avere anche un primo contatto con l’associazione. L’intero incasso derivante dalle iniziative è reinvestito in associazione senza alcun tipo di “rimborso” per chi se ne occupa. A seguito di quanto emerso dall’ultimo consiglio dei gruppi, e a seguito della sospensione per il periodo invernale de L’Altra Sponda, il Gruppo Eventi provvederà anche a costruire un appuntamento mensile aperto a tutte e tutti, dove non solo si punterà allo svago e all’autofinanziamento, ma anche alla pubblicizzazione delle diverse progettualità e al confronto tra le varie anime dell’associazione.
Prosegue l’attività politica del Circolo. Ci stiamo spendendo presso le istituzioni locali e presso chiunque si occupa della cosa pubblica, affinché tengano bene in mente le tematiche LGBT. In vista delle prossime elezioni, stiamo dando vita a uno “screening dei candidati” (che ti invito a vedere), ai quali chiediamo di esprimersi a 360 gradi: sul matrimonio e sulle unioni civili, sull’adozione, sulla riforma del diritto di famiglia, come riportato nel documento programmatico votato al congresso nazionale. Questo sarà il primo passo per costruire un percorso di vera e propria analisi politica di tutti i partiti e candidati, nonchè sulle liste, per verificare e certificare prima delle elezioni quali di questi porteranno avanti le istanze del movimento LGBT.
Sulle tematiche del lavoro, siamo a stretto contatto con l’ufficio legale nazionale e quello territoriale della CGIL per superare discriminazioni e situazioni margine.
Stiamo anche attivando un nuovo gruppo, dedicato alle persone LGBT sorde, che sono doppiamente discriminate. Abbiamo così iniziato a vedere i film al cineforum con i sottotitoli e, per quanto possibile, stiamo avviando un percorso di apprendimento del LIS (Linguaggio Internazionale dei Segni) per permettere a tutti di comunicare e di fruire le nostre iniziative.
Grazie sopratutto ad un nostro socio, a breve, se tutto va come deve andare, avremo anche uno sportello ad hoc per i richiedenti asilo politico in quanto discriminati o condannati nel loro paese sulla base dell’orientamento sessuale.
Insomma, non stiamo certo con le mani in mano. Ne vorrei approfittare per ringraziare chi, in questi mesi (o anni) continua a dare il proprio contributo e a dedicare il proprio tempo e le proprie energie per l’associazione, permettendoci, anche quando non sembra, di essere una delle più vive e floride associazioni locali.
Il pensiero però in questi giorni va anche alle persone che non sono più con noi. Ad Alessandro e Giuseppe, che hanno scelto di lasciarci. Il dolore della loro mancanza, il senso di impotenza, la rabbia ci fanno venir voglia di urlare “Mai più”. Un “Mai più” che risuona anche nell’episodio di omofobia subito da D. proprio pochi giorni fa, buttato fuori dal Vox, un disco pub karaoke di Via Cumiana qui a Torino. Un “Mai più” che sarà il segno di questo 2013 che inizia, che ci trova con i pugni stretti e gli occhi rossi e stanchi, ma con la consapevolezza che presto il cambiamento arriverà qui, in Italia, e che questo cambiamento lo stiamo costruendo anche noi, passo dopo passo, lacrima dopo lacrima, finchè abbastanza persone si renderanno conto che, se si alza la testa, non ci si trova più da soli.
Buon 2013
Giusta Marco Alessandro
Segreteria Nazionale – Resp. Territori & Alleanze
Pres. Arcigay Torino Ottavio Mai