Lettera aperta ai vertici RAI. Arcigay, lo spot contro l’omofobia deve andare in onda
Al Presidente RAI Anna Maria Tarantola,
Al direttore generale RAI Luigi Gubitosi,
Signor Presidente e Signor Direttore generale,
diversi organi di informazione riportano oggi la notizia che lo spot contro l’omofobia intitolato “Sì alle differenze, no all’omofobia” e diffuso dal Dipartimento per le pari opportunità a partire da gennaio non sarebbe stato proiettato sulle vostre emittenti.
Quello spot, voluto dal Ministro Elsa Fornero nell’ambito di una strategia nazionale di contrasto alla violenza e alle discriminazioni che colpiscono le persone omosessuali e trans, e realizzato con UNAR e in stretta collaborazione con le associazioni lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e trans) italiane, è tra i primi prodotti pubblici mai realizzati che offrono un valido contributo alla valorizzazione delle differenze e nel contrasto all’omo-transfobia.
Sarebbe un vero peccato che risorse della collettività investite proprio a beneficio di tutti fossero accantonate dalla nostra RAI. Paradossalmente la censura a quello spot operata dalle vostre emittenti, e ventilata dalla stampa, sarebbe un atto di omofobia, la stessa omofobia che quel prodotto intende contrastare.
In un recente passato la nostra azienda ha già dato testimonianza di un’opera opaca e impermeabile nella rappresentazione dell’omosessualità con la censura, ad esempio, di un affettuoso bacio gay del film “I segreti di Brokeback Mountain”. Quel bacio è considerato tra i più importanti della storia del Cinema. Contavamo che la RAI dei tecnici si fosse rimessa al passo con i tempi.
Siamo per questo a chiedere rassicurazioni sulla proiezione del video sulle vostre emittenti e una programmazione certa in merito alla messa in onda dello spot contro l’omofobia.
Ringraziandovi per l’attenzione vi porgiamo i nostri saluti.
Flavio Romani, presidente Arcigay
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La RAI risponde
Gentile Dr. Romani,
di seguito il link del comunicato aziendale diffuso qualche minuto fa
Cordiali saluti
Settore Ufficio Stampa RAI