L’amore, anche quello gay, è così forte che scavalca tutti gli ostacoli, anche a Pordenone. E se l’Italia non consente il matrimonio fra persone dello stesso sesso, Paesi ben più civili sono pronti ad accogliere e riconoscere le coppie omosessuali.
È il caso dei pordenonesi Francesco e Derek, che oggi, 2 novembre, insieme ad Arcigay Friuli, festeggiano il loro matrimonio in un locale del centro storico della città. E non parliamo di “matrimonio simbolico”: Francesco Furlan, avvocato membro della commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone e responsabile legale di Arcigay Friuli, e il suo compagno di una vita, il sudafricano Derek Wright, si sono ufficialmente sposati a Cape Town, in Sud Africa esattamente un mese fa, il 2 ottobre, e oggi ripeteranno il loro “Sì” anche nel capoluogo friulano.Un matrimonio che corona 15 anni di storia insieme e che l’Italia sembra fingere di non vedere, trattando i due neosposi come cittadini di serie B. Una cerimonia informale coinvolgerà amici provenienti da tutta Italia e da molte città dell’Europa, questi ultimi un po’ sorpresi per l’arretratezza italiana in materia di diritti civili. nAlla cerimonia parteciperà Giacomo Deperu, presidente Arcigay Friuli che porterà gli auguri dell’associazione:“Il nostro augurio agli sposi vuole essere anche l’augurio per un’Italia che, al passo con l’Europa e col mondo civile, riconosca al più presto il Matrimonio Egualitario, rispettando i sentimenti e la dignità delle cittadine e dei cittadini omosessuali”.Oggi nessuna legge nel nostro Paese riconosce le unioni omosessuali e l’omofobia miete ancora vittime innocenti:“Francesco e Derek sono ‘marito e marito’ – prosegue Giacomo Deperu – e il loro gesto scrive una pagina nella storia dei diritti civili del nostro Paese, offrendo un segnale di civiltà e speranza per tutta la comunità”.