Il Comitato Territoriale Arcigay QueeRevolution di Catania è lieto di comunicarvi che il 21 dicembre 2013 ci sarà il PRIDE D’INVERNO – l’orgoglio non va in letargo!
(partenza Piazza Cavour nota come Borgo alle ore 18:30 e arrivo a Piazza Teatro Massimo alle ore 21:30).
Chi credeva che i Pride fossero solo manifestazioni estive “liturgiche” avrà modo di ricredersi, si spera. Una tale decisione prende le mosse da una duplice analisi, una di carattere generale e di principio, l’altra di carattere territoriale: da diverso tempo qui a Catania operiamo una messa in discussione del Pride così come ormai viene percepito da più parti e cioè una manifestazione tipica del Movimento LGBTQI ormai “istituzionalizzata” e riservata ai periodi caldi, poiché – è fatto certo! – gli/le omosessuali, transessuali, bisessuali, queer siamo animali estivi. Ebbene, le nostre lotte sono, invece, quotidiane e i temi che trattiamo col caldo di giugno/luglio non vanno di sicuro in letargo con il primo freddo. Slegare la forma-Pride dalle consuete date restituisce, a nostro avviso, valore al Pride come manifestazione politica, strumentale alla messa in discussione dei temi del nostro Movimento che si vanno a presentare nel tempo.
L’altra motivazione è, invece, di carattere territoriale: a sei mesi dall’elezione della amministrazione comunale catanese constatiamo una certa inerzia nell’affrontare le tematiche LGBTQI verso le quali precedentemente – forse anche strumentalmente – aveva mostrato interesse; azioni di maggior incisività nel contrasto delle IST (infezioni sessualmente trasmissibili) i cui dati in nostro possesso sono allarmanti, istituire il registro delle unioni civili che non costa nulla se non uno sforzo minimo di volontà, percorsi positivi per contrastare l’omotransfobia (tra cui una simbolica presa di posizione pubblica contro le politiche omofobe di Mosca, come fatto da altri Comuni italiani) e altre questioni proprie del Movimento.
Tali questioni, tuttavia, se non affiancate da altre rivendicazioni – lotta al sessismo, il diritto al lavoro e alla casa, il diritto all’istruzione, la tutela degli spazi pubblici e dei beni comuni, principi di cittadinanza attiva, e molte altre ancora – rischiano di risultare azzoppate, non complete e incapaci di restituire la complessità della città (e del mondo!) in cui viviamo.
Per questi motivi abbiamo deciso di dare vita al Pride d’Inverno.
Il nostro desiderio è che questo Pride (unico nel suo genere e certamente folle!) sia il più possibile partecipato da chi lotta quotidianamente per migliorare le condizioni del vivere di ciascun* di noi e degli/delle altr*. Il nostro forte desiderio è che finalmente ciascun* riconosca l’altr* come compagn* di un percorso verso un fine unitario.