Lo studio europeo Partner sta “arruolando” le ultime coppie di uomini “sierodiscordanti”, in cui uno ha l’Hiv e prende la terapia antiretrovirale e l’altro non ha l’Hiv, e che abbiano autonomamente deciso di fare sesso tra di loro senza usare sempre il preservativo. Lo studio continuerà ancora per pochi mesi, gli arruolamenti chiuderanno a giugno 2017 (tra tre mesi) e le coppie saranno seguite fino a gennaio-marzo 2018. Quindi l’impegno richiesto per partecipare non è tanto: ogni 6 mesi un questionario sulla vita sessuale per entrambi i partner e il test Hiv per il partner che non ha l’HIV.
Lo scopo della ricerca è capire definitivamente quale sia il rischio per il partner che non ha l’Hiv di contrarlo facendo sesso senza preservativo con il suo compagno sieropositivo in terapia. Si tratta di uno studio molto importante per la nostra comunità, che dirà probabilmente una parola conclusiva sull’efficacia della TasP (Treatment as Prevention – Terapia come Prevenzione) anche per i rapporti tra uomini sierodiscordanti. La TasP è una delle tecniche di prevenzione più efficaci non basate sul condom. Insieme alla PrEP è uno degli elementi chiave della strategia di prevenzione combinata su cui negli ultimi anni tutte le istituzioni e le associazioni che lavorano sulla prevenzione dell’HIV stanno puntando, inclusa Arcigay.
Lo studio Partner ha già presentato alcuni risultati intermedi nel corso del 2016, che indicavano già un probabile rischio ZERO per tutti i tipi di rapporti sessuali: questa, infatti, dopo in media un anno e tre mesi di osservazione è stata la percentuale di infezioni in 888 coppie sierodiscordanti (etero e gay), coppie in cui non si utilizzava il preservativo e in cui il/la partner con HIV aveva viremia non rilevabile. Per varie ragioni, di cui si può leggere una sintetica discussione su salutegay.it, lo studio ha proseguito gli arruolamenti solo per le coppie di uomini e si concluderà nel 2018.
Ci sono cinque centri attivi in Italia per entrare nello studio, Milano, Modena, Genova, Roma e Catania, ma è possibile partecipare allo studio anche se non si vive in una di queste città: alcune coppie partecipano anche da “remoto” inviando i questionari e i risultati dei test ai centri di riferimento.
Per qualsiasi informazione potete rivolgervi a Giulio Maria Corbelli ([email protected]) o indirizzare alla pagina Facebook Partner Study Italia (https://www.facebook.com/partnerstudyitalia/).