Vi ringraziamo, dal profondo del cuore, per aver risposto così numeros*
Mille persone circa, 50 sigle aderenti, (tra sindacati, partiti e associazioni), diversi comuni della provincia tra cui Ragusa, Giarratana, Vittoria, Comiso.
Siamo sces* in strada per dire NO con voce ferma e chiara alla cultura dello stupro, ma anche per affermare che la terrificante violenza avvenuta a Palermo, come quelle di Caivano e tutte le altre, non sono casi eccezionali, non sono incidenti di percorso, sono invece l’espressione diretta di quella cultura.
Gli stupratori non sono mostri, non sono un’anomalia del sistema, non ne sono il frutto malato, ma, come hanno scritto le compagne transfemministe di Palermo, sono “i figli sani del patriarcato”.
Continueremo ad abitare le piazze, e non solo, con convinzione.
Anche per questa motivazione Arcigay Ragusa oltre ad aver indetto la manifestazione del primo settembre ha deciso,cosi come ha fatto il coordinamento del Palermo Pride, di rinunciare al patrocinio del comune di Ragusa per il prossimo Pride se l’amministrazione comunale non costruirà assieme alle persone, alle associazioni e ai movimenti terreni e spazi di confronto sulle tematiche di genere e sulla violenza di genere. Questa manifestazione non basta
Al proprio interno, Arcigay Ragusa, costituisce tavoli di discussione e confronto aperti a tutte le persone. Confrontarci, educarci, studiare, aggionarci, discutere, agire ci farà bene per alimentare la cultura del rispetto e non la cultura dell’odio.
Grazie.