Roma, 28 giu. Rocco Buttiglione in un’intervista ad “A”, il settimanale diretto da Maria Latella, in edicola dal 29 giugno.- “Sui gay non ho cambiato parere. Sul piano politico e giuridico sono per la non discriminazione, ma su quello morale penso quello che pensa la Chiesa cattolica: l’omosessualità è un disordine morale”. Continua “Se Dio ti ha dato un corpo da maschio, non potrai mai essere donna. Non potrai mai avere una gravidanza. E fare finta di essere quello che non sei non ti fa stare bene, perdi una vita in cambio di una finzione”.
Allo stesso modo dovrei pensare che se Dio mi ha creato con una disfunzione o malattia significa che non mi debba curare? No grazie, non sono per nulla d’accordo con quello che dice l’Onorevolissimo Buttiglione!
Il suo pensiero, del tutto legittimo, fa però riflettere sul condizionamento che la morale religiosa gli
ha saputo imporre. Non mi pare che i non credenti siano in liste d’attesa per il cambio di sesso,
semplicemente le persone cercano di essere se stesse!
Purtroppo non potremo mai sapere come sarebbe stato l’Onorevole se non avesse avuto una tale rigida educazione moralista, di certo avrebbe avuto più opportunità di sentirsi se stesso senza condizionamenti. E magari sentirsi donna gli sarebbe piaciuto!
Ma non lo sapremo mai, di certo non avrebbe avanzato pensieri di un’arretratezza sociale del genere.
Siamo in grado di ragionare con la nostra testa per capire quello che vogliamo, capire quello che
dobbiamo fare e quello che vogliamo essere. Privarsi dell’imprescindibile libertà a essere se stessi è la più terribile tortura autolesionista che le persone possano infliggersi. Non dobbiamo sempre comportarci e fare tutto quello che una morale religiosa dice.
Per quanto le mie parole e il mio modo di pensare non trovino spazio e maniera di riflessione nel mondo religioso, in particolare quello cattolico e, men che meno verso individui dal fanatismo religioso spiccato, faccio un appello a tutti quelli che si sentono colpiti dalle parole di Buttiglione: state sereni e tranquilli, per fortuna non siamo soli a questo mondo e ci sono tanti che la pensano in maniera molto diversa, molto più civile e quindi molto più umana.
Adriano Romanelli Presidente Arcigay Politropia Rovigo