Alla luce di quanto accaduto ieri all’assemblea nazionale del PD, dove sotto la guida talebana di Rosy Bindi è stata di nuovo negata la dignità delle persone LGBT, alle famiglie da loro costituite costituzionalmente, come riconosciuto dalla recente sentenza della Corte di Cassazione, e ai loro figli, Arcigay Torino chiede un gesto di dignità alla direzione regionale piemontese convocata oggi nella quale sono stati presentati due ordini del giorno contrapposti tra cui uno favorevole all’allargamento del matrimonio alle coppie dello stesso sesso. Ci aspettiamo dal PD piemontese un gesto importante, un gesto di responsabilità, un gesto di dignità.
I nostri diritti non sono un’offerta sacrificale da bruciare sull’altare di un’alleanza con l’UDC, non sono un pezzo di carta sul quale si possono scontrare correnti per conflitti interni al partito. I nostri diritti sono ciò che manca all’Italia per essere al pari con le altre democrazie europee, sono ciò che manca alle persone per potersi definire a pieno titolo cittadini e cittadine di questo paese. I nostri diritti sono tra le discriminanti che segnano la differenza tra un partito porta avanti solo gli interessi della propria classe dirigente, e un partito laico che può contribuire a costruire un’Italia migliore allargando il matrimonio alle coppie dello stesso sesso, rispettando l’articolo 3 della Costituzione Italiana. I nostri diritti sono ciò che deciderà il nostro voto.
Arcigay Torino “Ottavio Mai”
Giusta Marco
Presidente