Cassazione, confermata la validità delle nozze dopo il cambio di sesso di un coniuge. Arcigay: “È di fatto il primo matrimonio samesex riconosciuto in Italia”

  

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Bologna, 21 aprile 2015 – “Una sentenza storica, che premia la tenacia di una coppia a cui gli enti pubblici avevano unilateralmente annullato gli effetti giuridici del matrimonio. Un segnale di Giustizia di cui questo Paese aveva, e ha tuttora, tanto bisogno”: Flavio Romani, presidente di Arcigay, commenta entusiasta la sentenza della Corte di Cassazione che ha ripristinato la validità delle nozze tra Alessandra Bernaroli e sua moglie, annullate d’ufficio dopo il cambio di sesso della prima. “Oggi abbiamo di fatto il primo matrimonio tra persone delle stesso sesso pienamente valido in Italia  e paradossalmente non giunge attraverso una legge del Parlamento, cioè da dove lo attendiamo da tanti anni. Anzi, il pronunciamento dell’Alta Corte proprio al Parlamento manda un messaggio inequivocabile: le unioni tra persone delle stesso sesso vanno riconosciute al più presto. Inoltre, l’ostruzionismo che le compagini parlamentari negli anni hanno messo in campo contro questo diritto oggi frana clamorosamente dinanzi alla vittoria di una coppia a cui lo Stato deve riconoscere senza approssimazioni gli effetti del vincolo matrimoniale: anche questa  volta, insomma, Davide ha battuto Golia. Ma non basta: la Cassazione, pur non istituendo di fatto il matrimonio egualitario, indica con chiarezza i connotati che è giusto attendersi dall’istituto giuridico che ancora oggi il Legislatore non riesce a introdurre. Per l’Alta Corte dovrà essere «uno statuto sostanzialmente equiparabile a quello derivante dal vincolo matrimoniale», cioè senza le approssimazioni o i tagli che aleggiano nel dibattito parlamentare. Gli eletti allora facciano tesoro delle indicazioni degli ermellini e soprattutto corrispondano in tenacia all’esempio che ci hanno offerto Alessandra e Alessandra, che hanno dovuto attraversare tutti i gradi di giudizio per riconquistare ciò che unilateralmente la pubblica amministrazione aveva tolto loro. Da parte nostra, ringraziamo le due coniugi e i legali di Rete Lenford, Anna Tonioni e Francesco Bilotta, che le hanno assistite con competenza: a loro dobbiamo l’entusiasmo di questo grande giorno”, conclude Romani.