SCUOLA, ARCIGAY CONTRO IL DOCUMENTO DELLA CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA: “ATTO PERICOLOSO, AGGIRA LE NORME ANTIDISCRIMINATORIE”
Bologna, 30 marzo 2022 – “Leggiamo con sconcerto le notizie relative al documento della Congregazione per l’educazione cattolica, un atto pericoloso che aggira la legislazione italiana e che minaccia l’equilibrio dì una delle istituzioni più importanti del nostro ordinamento, cioè la scuola”: lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale si Arcigay. Che prosegue: “nel documento si dice esplicitamente che l’orientamento sessuale di un insegnante in una scuola cattolica può essere motivo di sanzione, addirittura di licenziamento. Questa è una violazione esplicita delle norme antidiscriminatorie del nostro Paese, oltre a rappresentare un fatto grave, che contamina le scuole con un principio anti educativo, che istituzionalizza l’odio omotransfobico. Molte scuola cattoliche, quelle paritarie, sono generosamente finanziate dallo Stato, in aperta violazione dell’articolo 33 della Costituzione. Il documento mette sul piatto un’aggravante inaccettabile: la politica deve intervenire a tutela dell’universalità della scuola, del diritto allo studio, al lavoro e all’autodeterminazione. Lo Stato non può e non deve delegare la funzione educativa a chi non condivide i valori e i principi della Repubblica. Questo ennesimo blitz è gravissimo e va fermato subito”, conclude Piazzoni.
Bologna, 30 marzo 2022 – “Leggiamo con sconcerto le notizie relative al documento della Congregazione per l’educazione cattolica, un atto pericoloso che aggira la legislazione italiana e che minaccia l’equilibrio dì una delle istituzioni più importanti del nostro ordinamento, cioè la scuola”: lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale si Arcigay. Che prosegue: “nel documento si dice esplicitamente che l’orientamento sessuale di un insegnante in una scuola cattolica può essere motivo di sanzione, addirittura di licenziamento. Questa è una violazione esplicita delle norme antidiscriminatorie del nostro Paese, oltre a rappresentare un fatto grave, che contamina le scuole con un principio anti educativo, che istituzionalizza l’odio omotransfobico. Molte scuola cattoliche, quelle paritarie, sono generosamente finanziate dallo Stato, in aperta violazione dell’articolo 33 della Costituzione. Il documento mette sul piatto un’aggravante inaccettabile: la politica deve intervenire a tutela dell’universalità della scuola, del diritto allo studio, al lavoro e all’autodeterminazione. Lo Stato non può e non deve delegare la funzione educativa a chi non condivide i valori e i principi della Repubblica. Questo ennesimo blitz è gravissimo e va fermato subito”, conclude Piazzoni.