Bologna, 24 febbraio 2014- “Non ispirano alcuna fiducia i propositi che il premier incaricato Matteo Renzi ha esposto in Senato in tema di riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso” Flavio Romani, presidente di Arcigay, commenta a caldo il discorso del capo del Governo in Parlamento . “Indicare il compromesso tra i poli delle larghe intese – dice il numero uno di Arcigay – su temi su cui nemmeno all’interno del solo Partito Democratico si è mai riusciti a trovare un accordo è evidentemente una favola, rivelatrice dell’ennesima trappola per le persone lgbt. Il compromesso su questi temi, tra l’altro – aggiunge. Romani – non solo non è possibile ma non è nemmeno auspicabile, perché qualsiasi approssimazione rispetto alla totale parità tra coppie eterosessuali e coppie omosessuali conterrebbe in sé la negazione del diritto pieno. Non solo: la retorica del compromesso – conclude Romani – è il tormentone che da trent’anni paralizza e rende sterile in Italia il dibattito sui diritti delle persone lgbt. Per “cambiare verso” occorre innanzitutto rottamare queste strategie e porsi mete chiare, che non affoghino in allusioni ed attendismi le risposte a una domanda di diritti urgente e non più procrastinabile”.