Bologna, 1 luglio 2014 – “Una festa abominevole, che distingue tra bambini di serie A, cioè quelli con due genitori eterosessuali, e bambini di serie B, provenienti da famiglie omogenitoriali e monogenitoriali. Un atto barbaro, che rende i più piccoli bersaglio di un’inaudita rappresaglia ideologica”: Flavio Romani, presidente di Arcigay, boccia duramente l’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale della Lombardia e che chiede alla giunta di istituire la festa della “famiglia naturale”. “Mentre Berlusconi indossa la maschera del liberale, ecco che i suoi sodali infieriscono su chi già quotidianamente è discriminato, inserendo nuove diseguaglianze anziché risolvere quelle già esistenti. L’auspicio – conclude Romani – è che le famiglie, tutte le famiglie, rispediscano al mittente quest’iniziativa, rivendicando il diritto a modelli educativi laici e inclusivi, che mettano al sicuro il diritto alla felicità dei bambini e delle bambine”.