Bologna, 15 ottobre 2013 – “Non bastasse la scelta immonda di ospitare nel proprio priorato le esequie di un assassino nazista mai pentito, i lefebvriani aggiungono squallore allo squallore e si scagliano contro una persona rispettabilissima come Vladimir Luxuria, assimilandola al folle sanguinario del Terzo Reich”: Flavio Romani, presidente di Arcigay, reagisce con indignazione alle parole del portavoce di don Pierpaolo Petrucci, il superiore dei lefebvriani che celebrerà il rito funebre di Erich Priebke. “Bagnasco ha dato la comunione a Luxuria. Questo è peggio” ha detto il prelato. Dura la replica di Romani: “Chi con disinvoltura chiude gli occhi davanti al più grande sterminio della storia dell’umanità non ha i requisiti minimi per prendere parte a un dibattito civile e merita di essere assimilato agli stolti superstiziosi e agli adoratori dell’occulto. I lefebvriani – prosegue Romani – esistono solo in virtù del disgusto che riescono a generare con le loro prese di posizione: è l’oscenità, insomma, la loro più intima vocazione. All’amica Vladimir – chiosa il presidente di Arcigay – trasmettiamo tutta la nostra solidarietà”