Bologna, 31 ottobre 2014 – “Siamo sconcertati: questo Governo continua a prendere a bastonate la richiesta di diritti degli italiani e delle italiane”: Flavio Romani, presidente di Arcigay, reagisce alla notizia dell’atto con cui il prefetto di Roma vorrebbe annullare le trascrizioni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso effettuate dal sindaco di Roma. “Questo esibizione di autoritarismo del Ministro Alfano e dei suoi funzionari – dice Romani – offende la storia democratica del nostro Paese e ricorda tempi bui che volevamo aver seppellito nel passato italiano. Non è né con le manganellate né con gli atti di imperio che si governa la legittima e sacrosanta richiesta di diritti dei cittadini e delle cittadine: la piega che ha preso questo governo delle larghe e torbide intese ha del raccapricciante. Vorremmo poterci svegliare da questo brutto sogno – dice Romani – e riscoprire una politica mossa dal senso di giustizia, dal rispetto reciproco, dai valori dell’uguaglianza e del riconoscimento dell’altro. Invece l’incubo è reale, la domanda dei diritti viene azzittita con la forza, esercitata anche nei confronti di sindaci di grandi città, uomini dello Stato che, al contrario di chi ci governa a Roma, sanno di dover corrispondere ai bisogni di una comunità. A quei sindaci rinnoviamo stima e sostegno – conclude Romani – , al loro fianco continueremo a lottare per riscattare la nostra Italia dalla palude reazionaria a cui la sta condannando questa sciagurata compagine di governo”