Matrimonio gay. Napolitano disinnesca Giovanardi e Gasparri

  

La lettera inviata da Donato Marra, su incarico del Presidente della Repubblica, ai senatori Giovanardi e Gasparri disinnesca il loro tentativo di interferire nelle scelte dei giudici sostituendosi a loro (e a alle loro competenze) sul matrimoni gay. Né vale l’accusa ai giudici mossa dai due senatori omofobi di voler, nientepopodimeno che, “orientare l’opinione pubblica”.

In particolare, la sentenza 4184 del 2012 della Corte di Cassazione, dice cristallinamente che le coppie di persone dello stesso sesso hanno “diritto alla vita familiare” e a “vivere liberamente una condizione di coppia” e che va loro riconosciuto un ‘trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata’.

La Presidenza della repubblica, nella lettera ai due senatori, dice che “non pare che con il loro provvedimento i giudici della Cassazione abbiano voluto sostituirsi al legislatore o interferire sulle scelte che solo ad esso spettano”.

La Presidenza della Repubblica, con una autorevolezza e serenità con cui ci sentiamo in sintonia e che non ritroviamo nelle letture faziose dei due senatori che cercano di calcare la mano al Capo dello Stato, ha respinto quello che voleva essere un tentativo di censura alla giustizia che si trova, sempre più spesso, a misurarsi con i diritti negati alle coppie omosessuali italiane.

Resta fermo l’invio dei Tribunali e della società civile al Parlamento perché legiferi finalmente a favore delle coppie di persone dello stesso sesso, come hanno già fatto i paesi europei a grande maggioranza. Ancora una volta i politici italiani dimostrano di non rendersi conto della grave responsabilità storica e morale che si assumono nel rifiutare provvedimenti che garantiscano diritti-doveri alle famiglie di gay e lesbiche.

Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay

La lettera della Presidenza della Repubblica a Giovanardi e Gasparri.


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