Bologna, 2 febbraio 2017 – “La sentenza della Corte di Cassazione che ha determinato la trascrizione in Italia del primo matrimonio samesex è un fatto importantissimo”: lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay. Che prosegue: “L’Alta Corte ci sottolinea in maniera chiara e inequivocabile la distinzione tra matrimonio e unione civile, un punto che troppo spesso, anche a causa dei giusti festeggiamenti per l’approvazione della legge Cirinnà, sembra passare in secondo piano. Questa sentenza invece riporta questa differenza sotto i riflettori, indicandoci una meta e definendo quella meta possibile anche in Italia. L’uguaglianza formale e sostanziale fra tutti i cittadini e le cittadine deve rimanere il traguardo e la corsa non deve subire rallentamenti. Ora che la Giustizia ha riconosciuto il diritto di una coppia samesex con cittadinanza straniera unita in matrimonio all’estero a mantenere quello status anche in Italia, alla politica il compito di aprire questa possibilità anche alle coppie samesex italiane: su questo punto noi non molliamo”. “Voglio cogliere l’occasione – conclude Piazzoni – per ringraziare le spose e i loro legali che hanno attraversato questa battaglia, che porta beneficio a tutte e tutti e che sollecita il nostro Paese a proseguire spedito nel percorso verso la piena uguaglianza”.
Matrimonio samesex, Cassazione trascrive quello di coppia francese
ARCIGAY: “LA CORTE CI INDICA LA META: MATRIMONIO EGUALITARIO PER TUTTE E TUTTI”