ARCIGAY: “QUESTA È L’OMOFOBIA ISTITUZIONALE CHE CI RIMPROVERA L’EUROPA”
Bologna, 20 aprile 2016 – “Appena un mese fa commentavamo l’allarme lanciato dall’Agenzia Europea per i diritti fondamentali (Fra) sul fenomeno dell’omotransfobia nelle istituzioni e nella condotta dei funzionari pubblici. Le intercettazioni del sottosegretario Del Basso De Caro ci dimostrano, semmai ce ne fosse il bisogno, che l’Agenzia europea ha colto nel segno”: Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay, prende parola sulle intercettazioni dal contenuto omofobo e sessista pubblicate dal Fatto quotidiano e attribuite all’onorevole Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario ai Trasporti del Governo Renzi e eletto alla Camera nelle fila del Pd. “Se fosse possibile passare oltre il disgusto che provocano le sue parole – prosegue Piazzoni – bisognerebbe quasi ringraziarlo il sottosegretario per aver fornito un ritratto sintetico e lampante della peggio sottocultura omofoba e sessista che contamina il nostro Paese. Il sottosegretario, una volta rese pubbliche le sue conversazioni, ci ha tenuto ha mettere in chiaro che non ha commesso nulla di penalmente rilevante. Ha perfettamente ragione: ciò che ha fatto, e presumibilmente fa quotidianamente, è reiterare una cultura marcia e discriminatoria, quella che nutre le diseguaglianza e impone a gruppi sociali (le donne, gli omosessuali, le persone trans) ostacoli, marginalizzazione e negazione di diritti, rendendoli bersagli di una violenza cieca e spietata. Se esiste un’Italia da rottamare è proprio questa: ciò di cui questo Paese si deve liberare non è degli anziani all’anagrafe, semmai dei medievali di testa e di pensiero. Per loro non c’è posto nella classe dirigente di un Paese che vive nel terzo millennio”, conclude Piazzoni.