Onda Pride, domani a Palermo l’ultima parata. Arcigay: “Il Paese resti mobilitato a difesa dei diritti”

  
Bologna, 21 settembre 2018 –  È in programma domani, 22 settembre, a Palermo l’ultimo corteo dell’Onda Pride,  la grande mobilitazione dell’orgoglio arcobaleno organizzata da Arcigay in rete con le altre associazioni del movimento lgbti.  Il Palermo  Pride (www.palermopride.it) dà appuntamento alle 15,30 al Foro Italico, nel capoluogo siciliano. Dopo la partenza, il corteo attraverserà la città fino a  raggiungere il Parco delle Albere, dove la festa proseguirà fino a notte inoltrata. “Con il corteo di domani si conclude la nostra stagione dei Pride – commenta Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay -. da maggio a settembre, abbiamo attraversato le strade e le piazze di 28 città del nostro Paese, riempiendole con centinaia di migliaia di persone. In questi tempi di allarmante oscurantismo, in cui la politica inietta e cavalca la paura della gente, i Pride hanno rappresentato la più imponente mobilitazione a difesa dei diritti di tutti e tutte.  Purtroppo, però, 28 Pride non sono sufficienti a produrre il cambiamento di cui questo paese ha bisogno, né tantomeno a contenere la deriva liberticida che stiamo attraversando. Le navi cariche di migranti bloccate in mezzo al mare, i tentativi di produrre un colpo di spugna legislativo sull’autodeterminazione delle donne, imponendo una concezione di famiglia monolitica e medievale, i numerosissimi casi di violenza, in primis contro le persone lgbti, colpite con lanci di benzina, come è successo pochi giorni fa a Verona, o massacrate a pugni nell’indifferenza generale, come è successo solo pochi giorni fa a Milano: la  situazione, insomma, è molto molto grave. In questo contesto non solo il Paese non avanza, ma anzi arretra, se non addirittura precipita, in un buio spesso di negazione, oppressione, violenza. Bisogna allora rimanere mobilitati: strade e piazze dovranno continuare ad essere nel prossimi mesi i luoghi in cui stare, in cui costruire relazioni e reazioni. La nostra comunità si fonda sull’orgoglio, sul tenere alta la testa: ricordiamoci, domani e per tutti i giorni che verranno, di non abbassarla mai.”, conclude Piazzoni.

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