Lasciano perplessi le dichiarazione di esponenti del PDL e dell’area cattolica del PD in merito alla lettera di precisazione di AGEDO, CERTI DIRITTI, ARCIGAY MILANO, GUADO e NUOVA PROPOSTA, storiche associazioni lgbt e associazioni di credenti omosessuali, scritta a seguito di una lettera di una sedicente associazione di genitori di omosessuali al Sindaco Pisapia per esprimere contrarietà nei confronti del Registro delle unioni civili.
Arcigay Milano e le altre associazioni non detengono la verità e il monopolio sui “temi gay”. E’ nostro dovere, visto che si parla delle nostre vite, spesso anche interrotte a causa di violenze, intervenire ogni volta che serve sbugiardare realtà inesistenti, sostenute da ambienti religiosi che vogliono creare confusione d’idee attraverso un fenomeno mediatico al fine di diffondere principi e valori omofobici nella società e impedire che vengano riconosciuti i diritti per le persone lgbt.
Marco Mori, presidente del CIG Arcigay Milano inoltre dichiara “leggere su ‘IlGiornale’ che secondo Fanzago la nostra lettera è stata offensiva e fuori luogo dimostra che in questo Paese c’è qualcosa che non va. Fanzago a Milano come Bindi a livello nazionale rappresentano idee che non hanno niente a che fare con il progressimo (e forse con il pd, visti gli isterismi di questi giorni) e la cultura dei diritti, dicono cose faziose sulla Costituzione in riferimento al significato di famiglia, le stesse cose dette anche in questa occasione dagli esponenti del PDL. Il sospetto è che a questo punto si sia sviluppata una coesa coalizione antiregistro e antigay che difende anche chi promuove le terapie riparative (preghiere e penitenze!) per guarire gli omosessuali dall’omosessualità. La maggioranza di Pisapia dovrebbe impedire il voto di coscienza sulla delibera sul registro per tutelare il futuro della coalizione e per capire così chi è che crede davvero in un percorso politico di cambiamento e chi sogna altri e nuovi futuri scenari dove gli omosessuali devono rimanere discriminati.”