Iniziativa di risposta al fenomeno omo-transfobico e sessista “no-gender”
Da qualche anno in Italia e in Europa sono attivi soggetti organizzati che, sotto un generico ombrello di movimento e di iniziativa “no-gender” o “anti-gender” (combattono quello che loro chiamano “il gender”), contrastano attivamente ogni forma di inclusione e di apertura della società civile e delle istituzioni nei confronti delle persone LGBTI, e riportano alla ribalta visioni del mondo sessiste che si pensavano ormai superate.
Si tratta di un movimento vario di matrice fondamentalmente religiosa e ultraconservatrice che preferisce però “celare” le proprie origini ideologiche dicendosi “aconfessionale”, anche se gli argomenti che usa fanno sempre di fatto riferimento ad una visione religiosa del mondo.
Sulla base di un armamentario di manipolazione e di falsificazione degli argomenti solitamente usati per diffondere invece il rispetto della diversità e combattere la violenza omo-transfobica, questi soggetti sono molto attivi nel diffondere una propaganda a tratti paranoide di paura nelle famiglie e nella popolazione generale, nell’interferire con le già poche attività di prevenzione del bullismo omo-transfobico nelle scuole e nel fare pressione sulle istituzioni pubbliche affinché non facciano nulla per migliorare la vita delle persone LGBTI.
Cosa abbiamo fatto
Arcigay ha promosso nel 2016 un lavoro di analisi e studio del fenomeno, e un momento di confronto con altre realtà del movimento LGBTI italiano, ma anche con realtà che lavorano sui diritti umani e delle donne in generale, per:
- analizzare discorsi e modalità di azione del movimento omo-transfobico e sessista “no-gender”;
- delineare possibilità di risposta e di azione efficaci in ambito comunicativo, istituzionale, di pratica politica, e nell’ambito scolastico.
Al progetto hanno collaborato direttamente Centro Risorse LGBTI, Arcilesbica, Certi Diritti, Intersexioni, MIT, Famiglie Arcobaleno, Agedo. Sebbene abbia dato ottimi frutti sul piano dell’analisi e del dibattito, il progetto necessita di una seconda fase di concretizzazione dell’iniziativa tramite una campagna a medio-lungo termine che riduca l’impatto negativo della propaganda manipolatrice e falsificatrice “no-gender”, sia sulla comunità sia sulle istituzioni.
Obiettivi e azioni
Arcigay vuole proseguire il percorso intrapreso con un programma di lungo respiro, #maqualegender, con l’obiettivo di:
- monitorare le narrazioni d’odio omo-transfobico e sessista veicolate dal movimento no-gender e l’impatto che queste hanno sulla società e sulle istituzioni;
- monitorare gli eventi omo-transfobici, anche non direttamente legati al movimento no-gender;
- esporre e smontare la manipolazione, la falsificazione e gli obiettivi politici del movimento no-gender e riportare la comunicazione e la società ad un piano di realtà, oltre che di rispetto per le persone LGBTI e per le donne.
Le azioni:
- costruzione di un Osservatorio Nazionale sull’Omo-Transfobia in grado di monitorare, con adeguati strumenti di rilevazione e analisi, le narrazioni e gli eventi omo-transfobici online e offline in Italia;
- costruzione di una campagna nazionale permanente di contro-narrazioni diretta a smontare la narrazione omo-transfobica e sessista prodotta dal movimento no-gender.
#MaQualeGender attualmente non ha un finanziamento per l’implementazione ulteriore. Il lavoro di studio e il meeting di formazione e confronto è stato reso possibile grazie ad un finanziamento di Open Society Initiative For Europe – Open Society Foundations.